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“Non serve l’ambulanza, bastano i tuoi piedi!”: in occasione del Giubileo, le Misericordie laziali puntano al senso spirituale dell'impegno

“Non serve l’ambulanza, bastano i tuoi piedi!”: in occasione del Giubileo, le Misericordie laziali puntano al senso spirituale dell'impegno

Gennaio 17, 2016 - 09:11
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Sabato 16 gennaio – presso la Misericordia di Roma Appio Tuscolano – si sono riunite le Misericordie del Lazio, per l’Assemblea regionale di Mandato Giubilare.

L’incontro è stato guidato dal Correttore spirituale regionale, Don Fabrizio Borrello ed animato da Don Antonio Sciugliuzzo, Correttore spirituale della Misericordia di Ariccia.

La giornata – divisa in due parti – si è aperta con il saluto del Presidente regionale, Fernando Nasoni, il quale ha voluto porre l’accento sull’importanza del riscoprire le opere di Misericordia spirituali: in una società sempre più dell’apparenza, esse ci devono guidare e devono essere per noi stimolo a comprendere il valore vero delle scelte che facciamo e delle azioni che compiamo.

Don Fabrizio ha ricordato che la Misericordia è un programma di vita, è un impegno; il nome stesso ci racconta della responsabilità che ognuno – nello scegliere questa Associazione e non un’altra – deve sentire su di sé.

Misericordia è più di Amore. Amore è ϕιλία, è αγάπη, è έρως; Misericordia, invece, è il volto di Gesù e Gesù è Misericordia concreta di Dio, è possibilità esperienziale per tutti. Misericordia è l’identità di Dio e dell’uomo. E ognuno di noi deve riconoscersi nella Misericordia di Dio, che è anche concretezza, che è anche essenziale. E le Misericordie hanno bisogno di quest’Anno Santo proprio per riscoprire l’essenziale, da troppi dimenticato o messo da parte. Abbiamo bisogno di tornare alla Fonte, che è la Misericordia, che è Gesù.

Le Misericordie del Lazio, in questo incontro – nell’ambito delle iniziative promosse dalla Confederazione per il Giubileo – hanno dato spazio, soprattutto, ad una riflessione che le portasse a riscoprire il senso spirituale e non soltanto pratico: come ha detto Don Antonio: “Non serve l’ambulanza, bastano i tuoi piedi!”.

Nella seconda parte della giornata – proprio rimarcando tale intenzione – le Misericordie si sono raccontate. Gian Piero, Governatore della Misericordia di Roma Centro San Camillo, ha parlato dei due Centri sanitari – da loro gestiti – a favore dei senza tetto, degli extra-comunitari e di tutti coloro i quali si trovano in difficoltà. Caterina, della Misericordia di Ariccia, ha raccontato la loro esperienza nel Centro di ascolto, ormai attivo da diversi anni. Rosalba, della Misericordia di Roma Appio Tuscolano, invece, ha condiviso la gioia che settimanalmente provano, distribuendo cibo in una Stazione ferroviaria.

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Ed ancora – altrettanto grande sfida – i Giovani e la loro voglia di essere Misericordia e l’impegno dei Confratelli anziani di accompagnarli nel loro percorso di crescita, perché la Misericordia educa alla vita. Miriam, della Misericordia di Villa Adriana, ha parlato del loro Gruppo Giovani: una ventina di ragazzi, entusiasti ed allegri nel “voler essere Misericordia”. Ed ha sottolineato l’impegno che loro – Confratelli con più esperienza – quotidianamente ci mettono per farli innamorare e… per farli rimanere tali! Il difficile non è innamorarsi; il difficile è rimanere nonostante tutto, è rimanere perché l’esserci – sulla bilancia – pesa di più! Valerio, della Misericordia di Roma Appio Tuscolano, ha parlato della sua esperienza: da un Gruppo Giovani parrocchiale è nata la sua Misericordia.

Importante è la formazione: ogni Misericordia deve formarsi ad essere Misericordia. Ed ogni Confratello deve impegnarsi per avere relazioni fraterne, cristiane. Siamo Confratelli non perché portiamo la stessa divisa, ma perché siamo – tutti – cristiani. E la formazione è anche auto-formazione. Nelle Misericordie è importante il Correttore spirituale, ma quest’ultimo non può e non deve sostituirsi alle persone. Ogni persona, ogni Confratello deve esser cosciente che la volontà di formarsi viene dal di dentro e non dal di fuori, non da un’altra persona.

Ascoltando le esperienze e discutendone, le Misericordie laziali hanno preso – reciprocamente – un impegno: provare a fare rete sul territorio della Regione. Una persona può aver bisogno di essere supportata sotto diversi punti di vita; ed allora, accolta ed aiutata per uno specifico problema presso una Misericordia, può essere – poi – indirizzata verso un’altra, per risolverne un altro. Non soltanto scambiarsi le esperienze, ma provare a metterle insieme per essere più vicini ed efficaci. Ed ancora, “fare rete” vorrà dire dare una mano ad una Misericordia, che fa una determinata opera. Ad esempio, la Misericordia di Roma Centro San Camillo – quotidianamente – ha bisogno di medicine, da distribuire alle persone che si rivolgono ai loro Centri sanitari. Le altre Misericordie hanno preso l’impegno di supportarla, reperendo quante più medicine possibile. E questa rete verrà attivata con l’aiuto dei Referenti Comunicazione delle singole Misericordie, che veicoleranno – sempre più – le informazioni.

Oltre allo scambio di informazioni, ci sarà “uno scambio” di Volontari tra le Misericordie: per far conoscere meglio le diverse attività, i Confratelli potranno attivamente viverle, collaborando con Misericordie diverse dalla loro. Ci sarà – quindi – un incontro tra Volontari e tra questi ultimi ed i fratelli bisognosi. E tutto questo, poi, verrà documentato con filmati e presentato in una giornata ad hoc.

Ma il racconto delle attività delle Misericordie troverà spazio anche in un Diario, che vorrà “celebrare” – simbolicamente – il Giubileo delle Misericordie laziali, facendole conoscere all’esterno. A tal proposito – con entusiasmo – Margherita, della Misericordia di Ariccia, ha raccontato ai presenti come il Gruppo Comunicazione stia pensando già da un po’ a come realizzare concretamente quest’opera.

Prima di concludere, raccogliendo gli spunti suggeriti dalla Confederazione, l’Assemblea ha pensato a tre iniziative – di carattere spirituale, culturale ed esperienziale – da vivere in quest’anno giubilare. Queste tre iniziative ora verranno sottoposte all’approvazione di tutte le Misericordie, con particolare riguardo a quelle oggi assenti.

Alcuni dei temi trattati verranno ripresi – soprattutto per decidere come concretamente realizzarli – sabato 23 Gennaio, nella riunione dei Referenti Comunicazione, che si terrà presso la Sede romana della Confederazione.

Citando il Presidente regionale: “(…) abbiamo vissuto una giornata di fratellanza e Misericordia davvero emozionante!”.