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Del Bianco al workshop FIASO: "Necessità di una definizione condivisa della figura del soccorritore”

Del Bianco al workshop FIASO: "Necessità di una definizione condivisa della figura del soccorritore”

Ottobre 29, 2015 - 15:37

Anche il direttore della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, Andrea Del Bianco, ha partecipato questa mattina (29 ottobre) a Vicenza alla tavola rotonda FIASO "Servizi di emergenza-urgenza territoriale 118: un modello sostenibile di buona sanità al servizio dei cittadini", nell'ambito della 5° Edizione di "Medit"l'Expo-Forum dedicato all'Health Innovation.
Nell’incontro si è anzitutto presentato il rapporto di ricerca realizzato dal Laboratorio Fiaso sull'emergenza urgenza insieme dall'Università di Trento relativo alla definizione di standard di costi per i servizi territoriali, un lavoro estremamente interessante e articolato che valuta i sistemi di 4 grandi regioni italiane sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.
Allacciandosi a questo, Del Bianco ha evidenziato prima di tutto come l'apporto del volontariato consenta non solamente risparmi ingentissimi (basti pensare che i costi del personale si aggirano nello studio tra il 75 e l'89% del totale di una postazione) ma soprattutto di attuare un modello di competenze diffuse, di educazione sanitaria della popolazione e quindi di protezione sociale unici e straordinari.
Ha poi sottolineato la necessità di definire standard formativi uniformi a livello nazionale per la figura del soccorritore, che siano però compatibili con l'impegno del volontario: ipotesi normative a 600, 800, persino 1200 ore sono fuori da ogni logica e orientate ad una professionalizzazione totale del servizio che non tiene né economicamente né socialmente.
Il direttore delle Misericordie ha proposto quindi di costituire un tavolo congiunto tra OOVV e Fiaso per predisporre una proposta organica da presentare al Ministero ed alla Conferenza Stato Regioni.  Infine, Del Bianco ha segnalato “i rischi connessi all'invadenza sempre più marcata di soggetti profit ma anche pseudo non-profit che si stanno facendo largo sul “mercato“ attraverso il grimaldello delle gare e che operano spesso in spregio alle più elementari regole di correttezza e legalità.
Tutto questo avviene grazie a vari fattori: alla cecità di stazioni appaltanti che pur di risparmiare fanno finta di non vedere le palesi violazioni che ci stanno dietro; alla complicità di Organizzazioni Sindacali che preferiscono tutelare propri iscritti che fanno il doppio lavoro spacciandosi per volontari; alla connivenza di Associazioni di Volontariato compiacenti - e c'è da augurarsi non vi siano anche Misericordie - che pur di stare nel settore si prestano a rimborsi spese ai volontari che rappresentano vere forme di lavoro nero”.
In diversi hanno poi condiviso l'analisi e le sollecitazioni del Direttore delle Misericordie, tra i quali Alberto Zoli, responsabile AREU Lombardia - e coordinatore del laboratorio Fiaso sull'emergenza-urgenza - che ha parlato di ingresso prorompente di soggetti non qualificati e ha colto come prioritaria e fondamentale la definizione condivisa della figura del soccorritore, sulla quale potremo lavorare insieme. Volpi e Del Bianco si sono dati appuntamento insieme a Pregliasco per portare avanti al più presto questo lavoro.