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Fermi tutti: ora superare le barriere che impediscono di trovare una soluzione

Fermi tutti: ora superare le barriere che impediscono di trovare una soluzione

Aprile 03, 2014 - 16:57

 
Questa mattina, a piazza Montecitorio erano oltre cinquecento i volontari, e settantacinque le ambulanze, provenienti da tutta Italia per la mobilitazione che Anpas e Misericordie hanno voluto con le istituzioni e il Parlamento. Presenti, in prima linea, per la Confederazione, c'erano il Vicepresidente Leonardo Sacco, il direttore generale Andrea del Bianco, il tesoriere Maria Pia Bertolucci e il consigliere delegato Gianfranco Gilardi.
Deputati e istituzioni in piazza hanno assicurato in piazza il loro futuro impegno su quanto richiesto dalle due associazioni, ma hanno anche dovuto affermare le difficoltà di risolvere e coordinare regolamenti e legislazioni che sono stati la causa della mobilitazione, sia per le modifiche del codice della strada per i trasporti e il soccorso sanitario, sia per le modifiche più ampie delle politiche di welfare.
Una giornata iniziata con l’incontro con il presidente della Commissione Affari Sociali Pierpaolo Vargiu in cui Anpas e Misericordie hanno sottolineato i problemi che hanno portato alla mobilitazione e che il presidente Vargiu ha promesso di impegnarsi per risolverle.
Un fatto increscioso occorso alla delegazione congiunta Anpas e Misericordie non è stata ricevuta dal Ministero dei Trasporti: «Ci hanno accolto sulle scale – racconta il vicepresidente dell’Anpas, Mauro Giannelli - impedendoci perfino di entrare: un comportamento riprovevole perché nessuno a casa propria accoglie degli ospiti in questo modo e noi volontari non lo abbiamo mai fatto nei confronti di nessuno».
«Se è vero che è mio dovere stare in Aula, è anche vero che è mio dovere stare fra la gente, in modo da poter riportare poi le vostre istanze all’interno del Parlamento», ha dichiarato dal palco di Montecitorio la presidentessa della Camera Laura Boldrini. «Voi siete l'antidoto all'indifferenza. Vi ringrazio per essere in piazza, perché così dimostrate fiducia nelle istituzioni. Cercherò di dare seguito alle vostre richieste che in fondo mi sembrano richieste di buon senso».


 
Franco Gabrielli, prefetto e Capo Dipartimento di Protezione civile ha dichiarato «Per me era non solo un dovere essere qui, ma anche un obbligo morale perché io dico grazie di esistere, non solo nell'ambito riferito alla quello che fate per la protezione civile, ma per quello che il volontariato svolge nel territorio nazionale. Dubito che si possa fare a meno della tanta gente, dei tanti uomini, delle tante donne che danno le proprie risorse , le loro intelligenze, il loro tempo al servizio degli altri».
Secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas «apprezziamo la vicinanza del capo Dipartimento di Protezione Civile Franco Gabrielli e dei tanti parlamentari intervenuti alla mobilitazione. Significativa la presenza dell’Onorevole Boldrini, che già in passato era parte del nostro mondo, ma lei stessa si è stupita dei tanti cavilli che la legislazione ci impone nell’espletamento del nostro agire volontario. Speriamo nell’impegno che tutti si sono assunti, di fronte ai tanti volontari che sono accorsi e ai tanti che stanno operando nelle associazioni, per velocizzare l'omogeneizzazione e la sistematizzazione delle questioni poste dalla nostra mobilitazione. Aldilà dei tanti contatti con parlamentari diversi, da oggi speriamo e lavoreremo ancora per una ridefinizione di una serie di interventi legislativi sul codice della strada e una revisione della definizione di soccorso con Società Autostrade che rischiano di allontanare persone e volontari dai bisogni e della salute delle persone e della comunità».
 
Ecco il commento di Roberto Trucchi, Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie: "Siamo abbastanza soddisfatti di questa giornata e della vicinanza delle istituzioni, significativamente rappresentate dall’onorevole Boldrini e dal capo dipartimento di Protezione Civile Franco Gabrielli, che hanno preso atto del buon senso delle nostre proposte e richieste. Apprezziamo anche il segno di apertura di Autostrade, manifestato attraverso la proroga a luglio della questione telepass, anche se resta ancora da chiarire cosa si intende per soccorso perché l’interpretazione della società Autostrade è molto restrittiva. Speriamo, comunque, che questa disponibilità e apertura mostrate oggi, a parte l’increscioso episodio al Ministero dei Trasporti, si concretizzino in un risultato tangibile non tanto per noi, quanto per le nostre comunità, i nostri concittadini, coloro che ogni giorno si affidano a noi per avere garantito quel minimo di servizio di soccorso e d'impegno che solo dalle nostre associazioni e non dagli enti pubblici può arrivare. Ringraziamo, infine, i confratelli che sono venuti a Roma e quelli che, impossibilitati, hanno seguito con vivace interesse la mobilitazione attraverso la diretta streaming e i social network."