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Isola: Gemellaggio con la Misericordia di Portopalo

Isola: Gemellaggio con la Misericordia di Portopalo

Maggio 09, 2011 - 08:33
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Davanti ad una gremita Piazza del Popolo si è celebrata la Messa Solenne presieduta da don Edoardo Scordio, con lui anche don Luca parroco di Portopalo di Capo Passero, cittadina con la quale si è siglato un gemellaggio.
Durante l’Omelia il parroco di Isola di Capo Rizzuto ha voluto far rivolger gli occhi e l’attenzione  di tutti alla Madonna Eleusa, a Lei madre di Gesù e Madre di tutti noi, a Lei Misericordiosa e Gaudiosa, sottolineando l’importanza della forza educatrice di Maria Madre e Maestra della Famiglia.
Quella forza educatrice che deve avere anche la Chiesa nell’educare e nell’indicare la strada giusta da percorrere alle Famiglie. Ci siamo da poco emozionati nel vedere Giovanni Paolo II beatificato in Roma ma non si può ricordare Papa Giovanni Paolo II senza richiamare alla memoria anche il contenuto del proprio pensiero così ricco di affetto e di attenzione per la famiglia, ha detto don Edoardo ricordando a tutti che la Madonna è Maestra delle Famiglie e rappresenta anche in questo la nuova evangelizzazione così come voleva il pontefice scomparso.
Anche la Chiesa del Sud è maestra di Vita, ha continuato don Edoardo -richiamando alla memoria il libro scritto da S.E. Mons. Antonio Staglianò “Una speranza per l’Italia”- ed elencando una serie di personaggi del Sud Italia che hanno insegnato molto a noi e anche a tutto il Paese. Da S. Luca, Vescovo di Isola di Capo Rizzuto e portavoce del Papa in Oriente, fino a S. Francesco di Paola che hanno educato, creato civiltà in queste nostre terre.
Ricordando inoltre M. A. Verna e il Beato Antonio Rosmini che hanno  mandato nella nostra terra i loro discepoli a seminare i semi della civiltà dell’amore con il loro impegno di evangelizzazione , di educazione di animazione della promozione umana e sociale. Inoltre il parroco ha ricordato anche i martiri moderni come don Pino Puglisi e l’indimenticato giudice ragazzino Rosario Angelo Livatino.
Successivamente si è rivolto alla popolazione dicendo che le iniziative che la Chiesa e la Misericordia di Isola di Capo Rizzuto stanno portando avanti come ad esempio il Centro Polisportivo “Alere Flammam” a Capo Rizzuto, il poliambulatorio di via Annunziata e la ristrutturazione del Cinema non possono e non devono essere considerate come l’opera di un imprenditore.  “La Chiesa è sempre stata maestra di vita oltre che di fede”-ha detto al contrario il Parroco- “Don Edoardo non va visto scioccamente come “imprenditore” ma come animatore di centinaia di persone che con il loro impegno nato dalla fede, vogliono esprimere dal basso una cittadinanza vera e attiva”
“Gli investimenti economici che richiedono le strutture sociali come il centro Sportivo, il Poliambulatorio, la sala multimediale in Piazza del Popolo e tante altre opere già realizzate, sono il frutto di lavoro e di sudore. Non abbiamo avuto regali da nessuno e ne siamo orgogliosi. Siano la dimostrazione che il Sud può insegnare qualcosa oltre che riscattarsi dagli stereotipi negativi di sempre” ha concluso don Edoardo.
Durante la Messa si è siglato anche il Gemellaggio tra le cittadine di Isola di Capo Rizzuto e la Siciliana Portopalo di Capo Passero. Molte cose accomunano i due paesi –ha dichiarato don Luca, Parroco della Cittadina Siciliana e che è giunto nei giorni scorsi con una delegazione in rappresentanza del paese. Non solo il mare e  la vocazione turistica, o il nostro vescovo, S. E. mons. Antonio Staglianò, ma anche la Madonna Greca che pare giungere a Isola di Capo Rizzuto dalla Sicilia.