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Isola: siglata una convenzione per l'utilizzo di beni e aziende confiscati alla mafia

Isola: siglata una convenzione per l'utilizzo di beni e aziende confiscati alla mafia

Gennaio 19, 2011 - 13:37
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La Fondazione Cavaliere del Lavoro Carmine Domenico Rizzo, la Misericordia di Isola Capo Rizzuto, la Società Ento Pan e l’Università Europea di Roma uniti nel lavoro per l’affermazione della legalità in Calabria e in tutto il Mezzogiorno d’Italia. E soprattutto per la ricerca di soluzioni per il reimpiego, con finalità sociali, dei beni e delle aziende confiscati alle organizzazioni criminali.
E’ stata firmata giovedì mattina a Roma, presso la sede della stessa Università Europea di Roma, la convenzione che dà il via a una sinergia inedita fra il mondo accademico, una delle fondazioni più impegnate (sin dal 1999) nel perseguimento dell’obiettivo della legalità in Calabria (amministrata da un calabrese illustre, il Prof. Avv. Fabrizio Criscuolo, Ordinario di Diritto Civile nell’Università della Calabria), la Misericordia di Isola Capo Rizzuto, che ha maturato, dal 2006 ad oggi, una significativa esperienza di riutilizzo a vantaggio della collettività dei beni sottratti ai clan e una società privata  cui sono state affidate le azioni comunicative.  Hanno messo la loro firma in calce all’atto, che giunge dopo mesi di intenso lavoro, di incontri e di scambio di informazioni, oltre al Prof. Avv. Fabrizio Criscuolo, legale rappresentante della Fondazione Carmine Domenico Rizzo che ha promosso l’iniziativa, il Governatore della Misericordia di Isola Capo Rizzuto, Leonardo Sacco, il rappresentante legale della Società Ento Pan S.r.l. ingegnere  Marcello Iancarelli (che si occuperà degli aspetti comunicativi dell’iniziativa) e il Rettore dell’Università Europea di Roma il Prof. P. Paolo Scarafoni.
All’incontro erano inoltre presenti il Prof. Alberto Maria Gambino Ordinario di Diritto Privato presso l’Università Europea di Roma, Francesco Cicione Presidente dell’Ento Pan S.r.l. nonché vicesindaco di Lamezia Terme e gli avvocati Pasquale Ribecco, Fabrizio Pontieri e Gianluca Cortese.
L’accordo prevede una cooperazione molto ampia fra gli enti coinvolti. Ma il cuore della convenzione è rappresentato dall’impegno comune per ridare vita agli immobili e soprattutto alle aziende confiscate, destinate a essere studiate, comprese, risanate per ritornare nel circuito economico, legale stavolta, con lo scopo di realizzare le esigenze dei soggetti più deboli.
La scelta della Misericordia come unico partner operativo locale - ha sottolineato il Prof. Avv. Fabrizio Criscuolo - si deve alla sua storia di soggetto in primo piano nella lotta ai clan e nella gestione proficua dei beni sottratti alla ‘ndrangheta ma anche alla sua capacità di iniziativa economica in settori socialmente delicati. Non  a caso la fondazione – si legge nell’accordo appena siglato - si avvarrà, per il perseguimento di questi obiettivi, sul piano della direzione e  del coordinamento dei progetti, delle competenze e della professionalità dell’Università Europea di Roma e sul piano esecutivo - attuativo proprio della Misericordia di Isola Capo Rizzuto.
Fra le attività cui darà il suo importante contributo di conoscenze la Misericordia c’è anche il censimento e l’aggiornamento degli elenchi dei beni immobili e delle aziende confiscate nel territorio calabrese: non si tratta di sapere soltanto quanti sono ma di individuarne con precisione ubicazione, caratteristiche, dimensioni, potenzialità, mentre su un piano diverso dovranno essere esaminate e capite le esigenze della collettività e dei territori in cui si trovano i beni confiscati, in modo da avviarli ad un utilizzo realmente utile e vantaggioso.
Sulla idoneità e sulla realizzazione dei progetti vigilerà un Comitato Scientifico composto da professori universitari e da professionisti di indubbia competenza e moralità.