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Maldafrica, in oltre 1500 al Palasport per ballare al ritmo di integrazione

Maldafrica, in oltre 1500 al Palasport per ballare al ritmo di integrazione

Ottobre 24, 2017 - 15:47

Una “prima” da brividi per il Laboratorio del Centro “Buona Speranza” di Andria

Tante ore di preparazione in aula, circa 150, e poi la “prima” assoluta da brividi con oltre 1500 spettatori e l’unione di diverse culture all’interno del Palasport di Andria. E’ il primo tassello di Maldafrica, un laboratorio musicale voluto dalla Confraternita Misericordia di Andria in collaborazione con l’associazione New Asincrono, e con il coinvolgimento degli ospiti del Centro di Accoglienza Straordinario “Buona Speranza”, con sede in via Vecchia Barletta nella città federiciana. Un momento di festa, un momento di riscatto, un momento di vera integrazione che ha fatto sorridere e ballare i tanti spettatori che venerdì scorsi sono accorsi all’interno della struttura di Corso Germania.

Un viaggio musicale che ha coinvolto cantanti africani, ma anche musicisti e ballerini nostrani sino ad arrivare alle voci narranti di una serata che avrà sicuramente un seguito fatto di nuove esibizioni e nuovi innesti. Un progetto che ha coinvolto attivamente una trentina di ragazzi ospiti del centro ed in attesa di capire se potranno o meno restare sul suolo italiano, ragazzi con le loro qualità e caratteristiche e che nella serata di venerdì hanno mostrato, sotto l’occhio attento e premuroso del direttore artistico del laboratorio Saverio Zagaria, tutta la loro voglia di esprimere talenti e virtù, in uno scambio di culture che non può che arricchire. Musiche tipiche africane, musiche che sono più innate che scritte, musiche che parlano di storie di vita e riscatto, musiche perfettamente integrate con un “pop” tutto nostrano.

Essenziale anche il Patrocinio del Comune di Andria con diversi assessorati coinvolti direttamente, ma anche del Centro Teatro Danza di Dora Martinelli, e la partecipazione di diversi partner che hanno sponsorizzato l’appuntamento andriese. Musica, balli e prose per ricordare che l’uomo è il centro di tutto e che l’integrazione passa prima dalla vera umanità e dalla scoperta praticata e non da quella semplicemente sbandierata e mai attuata.

L'articolo originale è stato ripreso dal sito della Misericordia di Andria: qua