Misericordie, CRI e Anpas insieme per il sostegno alle reti nazionali di volontariato
Si è svolto ieri a Roma un incontro significativo tra i presidenti delle Misericordie, dell'Anpas e della Croce Rossa Italiana, con l'obiettivo di potenziare la collaborazione e il dialogo sulle questioni cruciali riguardanti le reti nazionali del volontariato. I leader delle principali organizzazioni hanno affrontato temi fondamentali, tra cui la proposta di correttivi per garantire un adeguato riconoscimento del ruolo del volontariato da parte dell'Unione Europea e la necessità di adeguamenti normativi in relazione alla legge n. 117 del 2017.
Tra i punti centrali dell'incontro, il servizio civile: una risorsa vitale per numerosi territori che nel 2024 hanno visto la mancata approvazione dei progetti. Un focus particolare è stato dedicato all'introduzione della figura dell'autista soccorritore, una necessità per molti territori ancora privi di questa importante risorsa.
Infine, la volontà di avviare un tavolo congiunto è emersa chiaramente con l'intento di promuovere un contratto nazionale unico per le organizzazioni di volontariato. Questo accordo mira a fornire una base solida e uniforme per il settore, garantendo al contempo il riconoscimento e il supporto necessari alle migliaia di volontari in tutta Italia.
"Ringrazio il presidente di Croce Rossa, Rosario Valastro, e il presidente di Anpas, Niccolò Mancini, per aver manifestato una chiara volontà di collaborare, guidati dai valori comuni che ci uniscono, per portare le sfide dell'associazionismo italiano all'attenzione del Governo, del Parlamento e dell’Unione Europea. Misericordie, Anpas e CRI rappresentano circa 500.000 volontari e più di 2 milioni di associati, un patrimonio umano e sociale che l'Italia non può permettersi di disperdere" ha dichiarato Domenico Giani, presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie.