Nuova strage di migranti: il richiamo delle Misericordie
“Gli Stati, europei e non solo, e le autorità internazionali prendano atto che siamo di fronte a una grande emergenza umanitaria e agiscano: centinaia di persone –uomini, donne e bambini- che muoiono, con drammatica regolarità, ogni settimana, non possono essere ignorati, né considerati un problema locale.”
E’ il richiamo forte e addolorato che il Presidente nazionale delle Misericordie d’Italia, Roberto Trucchi, rivolge alla comunità internazionale dopo il nuovo naufragio di migranti nel canale di Sicilia. Trucchi ribadisce anche la disponibilità delle Misericordie a fare tutto quanto si renda utile per aiutare i migranti arrivati a Lampedusa. “Abbiamo già espresso al governo, e la ribadiamo, la nostra disponibilità a partire, anche subito, e ad inviare a Lampedusa, o dove ce ne sia bisogno, i nostri volontari con le strutture mobili sanitarie o di protezione civile, dalle cucine da campo alle Postazioni Mediche Avanzate.”
Il Vicepresidente nazionale delle Misericordie d'Italia Leonardo Sacco, si dice “d'accordo con il Commissario della CRI Rocca sulla necessità di creare corridoi umanitari per dare soccorso a chi scappa da guerre e conflitti. L'Europa e non solo l'Italia –dice Sacco- deve farsi carico dell'accoglienza. Le Misericordie sono a disposizione del ministero dell'interno e delle autorità nazionali ed internazionali a collaborare con i propri uomini e mezzi.”