A Sesto Fiorentino l’Assemblea Nazionale delle Misericordie d’Italia: bilanci, statuto e un forte richiamo all’unità del Movimento
Si è svolta oggi, sabato 5 luglio presso The Gate Hotel a Firenze, l’Assemblea Nazionale della Confederazione delle Misericordie d’Italia, il tradizionale appuntamento annuale che riunisce i rappresentanti delle oltre 700 confraternite italiane. Un momento di confronto, partecipazione e decisione, che quest’anno ha assunto un significato particolare per la coincidenza dei 4 anni di mandato del Presidente Domenico Giani.
L’Assemblea si è tenuta in modalità mista, con la presenza fisica di molti delegati e la partecipazione online di altri, a testimonianza di una comunità diffusa e attenta a costruire insieme il futuro del Movimento. All’ordine del giorno figuravano temi cruciali: l’approvazione del bilancio consuntivo 2024, la presentazione del bilancio preventivo 2025 e l’aggiornamento sui lavori di riforma dello statuto.
Nel corso dei lavori, il Presidente Domenico Giani ha tracciato il bilancio di questi quattro anni alla guida delle Misericordie, con un intervento intenso che ha toccato i principali risultati raggiunti sul piano della governance, delle relazioni istituzionali e della proiezione internazionale del Movimento. «Abbiamo attraversato un periodo non facile, ereditando criticità pesanti, ma abbiamo saputo affrontarle con coraggio e responsabilità. Oggi - ha detto Giani - possiamo contare su una Confederazione più solida, che ha saputo risanare i conti, rafforzare la propria credibilità e consolidare la fiducia delle istituzioni».
Il Presidente ha ricordato, tra le tante tappe, il costante lavoro di interlocuzione con il Governo e la presenza qualificata delle Misericordie nel Forum del Terzo Settore.
«Portare la nostra voce nei principali tavoli nazionali delle politiche sociali - ha sottolineato Giani -significa far riconoscere la specificità e la storia secolare delle Misericordie, ma anche garantire che il nostro impegno quotidiano venga valorizzato come patrimonio dell’intera comunità».
Non sono mancati riferimenti alle sfide internazionali che hanno visto protagoniste le Misericordie, dall’Ucraina alla riapertura della sede a Betlemme, con i volontari tornati a prestare servizio presso l’Hogar Niño Dios per accogliere e assistere bambini con gravi disabilità, fino ai convogli umanitari diretti a Gaza. Allo stesso tempo, il Presidente ha voluto ringraziare tutte le aree della Confederazione per il lavoro continuo e spesso silenzioso portato avanti in questi anni: dai progetti presentati, alle emergenze nazionali affrontate, dalla formazione alla ripresa dei GEMME, dalle consulenze al Servizio Civile, definito «una delle colonne portanti della nostra capacità di futuro».
A chiusura del suo intervento, Giani ha lanciato un appello forte alla responsabilità condivisa: «La Confederazione è necessaria. Senza questa casa comune, il nostro Movimento rischierebbe di disgregarsi. Per questo chiedo a tutte le Misericordie di sentirsi protagoniste nel custodirla, non per un gesto di carità, ma per un atto di responsabilità verso le proprie stesse comunità.»
In allegato il discorso del Presidente Domenico Giani
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