«Non ci sono segnali di vero allarme, né il fenomeno sembra diffuso, però sarebbe sbagliato abbassare la guardia: bisogna, invece, monitorare la situazione e saper offrire risposte in caso di richiesta di aiuto». Sono queste le parole con le quali Gabriele Bellettini, presidente provinciale della Misericordia, ha introdotto l'analisi dei dati del Centro di ascolto contro l'usura, un centro che attivato in Maremma nel 1998 sotto il controllo di Rossano Marzocchi. Nel corso del 2010 sono state 55 le persone che si sono rivolte al centro della Misericordia per chiedere aiuto. Si tratta di persone che si trovano in difficoltà finanziarie e non possono accedere direttamente al credito a causa di precedenti disguidi, come protesti, pignoramenti oppure un eccessivo indebitamento. Famiglie e piccole imprese possono ottenere prestiti dalle banche a un tasso variabile, sulla base di una garanzia fideiussoria. Il centro ha avuto il picco delle richieste di aiuto nel 2008 (con 94 segnalazioni) e anche se nel biennio successivo il dato è in diminuzione: «Questo è importante - dice il prefetto Giuseppe Linardi - ma dobbiamo tenere alta l'attenzione perché la recessione economica può creare condizioni pericolose». Negli ultimi dieci anni grazie al lavoro del Centro di ascolto sono stati erogati circa 10 milioni di finanziamenti. Mediamente è possibile accogliere un terzo delle domande presentate e il limite massimo del finanziamento erogabile è di 200mila euro.