Nella seguente pagina sono indicate le modalità per la richiesta dei rimborsi spese derivati da attività di emergenze. In particolare ai sensi dell’art. 39 del Dlgs 1/18 possono essere richiesti i rimborsi degli oneri spettanti ai datori di lavoro dei volontari impiagati in eventi di emergenza e dei liberi professionisti. Mentre ai sensi dell’art. 40 del Dlgs 1/18 possono essere richiesti i rimborsi per le spese sostenute dal volontario durante l’attività emergenziale.
ART. 39
L’art. 39 del decreto lgs. n.1 del 2018 e la relativa nota del Capo di Dipartimento n. 41580 dell’8 agosto 2018 riconoscono i benefici normativi e indicano le modalità di rimborso degli oneri spettanti ai datori di lavoro dei volontari che partecipano a eventi di protezione civile.Il 25 gennaio 2019, il Dipartimento di Protezione Civile, comunica che il rimborso può essere effettuato tramite versamento o essere riconosciuto come credito d’imposta. La scelta della modalità di rimborso per il lavoratore dipendente avviene compilando il modello 1 e il modello 1.1 (in allegato) che, per poter essere celermente esaminati, dovranno essere compilati in ogni sua parte ed inviati a emergenze.benefici@pec.misericordie.org . Una compilazione parziale, infatti, non consentirà la conclusione dell’istruttoria e allungherà il procedimento. Sarà cura della nostra segreteria di inviare la documentazione al Dipartimento. La libera scelta se fruire del rimborso mediante pagamento ovvero mediante credito d’imposta è in capo al datore di lavoro del Volontario e deve avvenire al momento della richiesta del rimborso stesso.E’ di tutta evidenza che la scelta di rimborso con la modalità del credito di imposta, consente di anticipare il beneficio economico, e specificatamente, di abbreviare in misura sostanziale i tempi di attesa delle Imprese e rendere fruibile il rimborso nel momento in cui si completa l’istruttoria tecnica, evitando, così, gli ulteriori tempi derivanti da meri passaggi contabili.Nella fattispecie, il rimborso economico spettante, avviene utilizzando il codice tributo (6898) da inserire nell’apposito modello di versamento (F24). La segreteria di Area Emergenze delle Misericordie d’Italia è a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione.I liberi professionisti e i lavoratori autonomi dovranno provvedere alla trasmissione della richiesta di rimborso direttamente al Dipartimento utilizzando l’apposito modello 2. (in allegato)
ART. 40
La domanda di rimborso art. 40 deve essere formulata compilando i moduli 3, 3.1 e tabella art.40 e seguendo la guida art. 40 (in allegato)
La tabella art.40 (in allegato) necessario al calcolo delle spese e inviata alla SOR misericordie di competenza.
Il modulo 3 (in allegato) deve essere compilato in ogni sua parte e raggruppando le spese in funzione dell’attività e il mese di riferimento e deve contenere in allegato la seguente documentazione:
copia del documento di identità del legale rappresentante che firma l’istanza di rimborso;
documentazione attestante le spese sostenute, scontrini o fatture pasti, carburanti, autostrade, acquisti DPI se autorizzati, ecc. unitamente ai relativi attestati nominativi di partecipazione dei volontari titolari delle suddette spese.
Documenti di autorizzazione viaggi e documenti di altra spesa
Il modulo 3.1 (in allegato) necessario ad attestare che la documentazione probatoria allegata alle richieste di rimborso è conforme all’originale, depositata presso la Sede dell’Associazione e che detta documentazione non verrà utilizzata per altre richieste ad alcun titolo.
Entrambi i moduli da inviare a emergenze.benefici@pec.misericordie.org
Si ricorda che per quanto concerne i rimborsi per i mezzi propri, dovrà essere allegata la richiesta effettuata con la relativa autorizzazione. Inoltre per le eventuali spese derivanti da incidenti o rottura dei mezzi associativi dovrà essere data tempestiva comunicazione al Dipartimento.
La documentazione allegata, scontrini fatture e quant’altro deve risultare leggibile, tutto ciò che non può essere valutato verrà automaticamente non ammesso al rimborso.
Il modulo 3.2 (in allegato) è necessario ad attestare il consumo di carburante e la spesa per pedaggi per gli automezzi associativi utilizzati. Unitamente al Modello Carburante (Modello 3.2), devono essere allegati scontrini dettagliati, fatture, estratti conto della carta carburante, etc.
Dalla documentazione si devono evincere l’importo speso, la denominazione e l’ubicazione del distributore, che dovranno risultare compatibili con le date, i tragitti e le località dell’attività svolta. È possibile chiedere il rimborso anche per il rifornimento del carburante effettuato per mezzi speciali quali “torri faro, generatori” ecc. compilando la sezione dedicata presente nel Modello 3.2.
La richiesta di rimborso per il rifornimento del mezzo alla partenza, esclude la possibilità di chiedere il rimborso del carburante al rientro in sede o viceversa.
I rifornimenti devono essere riferiti coerentemente al periodo temporale di impiego dei mezzi. Eventuali scostamenti da tali date debbono essere adeguatamente motivati dall'Associazione mediante autocertificazione del legale rappresentante, da rilasciarsi ai sensi del D.P.R. 445/2000.
Anche il consumo di carburante deve essere coerente con l’attività posta in essere.”
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Modello 1 - Art. 39 D.lgs 1_2018 Datori di lavoro.doc | 63.5 KB |
Modello 1.1 - Art. 39 D.lgs 1_2018 Datori di lavoro.doc | 37.5 KB |
Modello 2 - Art. 39 D.lgs 1_2018 Lavoratori autonomi.doc | 42.5 KB |
Modello 3.docx | 34.07 KB |
Modello 3.1.doc | 28.5 KB |
Modello 3.2- Art. 40 D.lgs 1_2018 SchedaCarburante e Pedaggi autostradali.pdf | 759.31 KB |
Circolare credito imposta 25 gennaio 2019 | 608.07 KB |
Guida Art. 40 | 2.08 MB |
Tabella ART.40.xlsx | 38.34 KB |