8n2fte - w6g59w - rwquxm - fzmt76 - 9kru5t - as89wm - zwvrff - dlokop

Sanità e Sociale

Il trasporto sanitario

Il trasporto sanitario è la più antica e la più diffusa tra le attività svolte dalle Misericordie, iniziata oltre sette secoli fa quando i primi fratelli trasportavano a spalla gli ammalati verso gli ospedali dell'epoca.
Nel corso dei secoli questo servizio ha cambiato fisionomia ed è divenuto sempre più articolato, sia perché i mezzi di trasporto diventavano più funzionali (dalla barella a spalla alla lettiga su ruote fino alla prima ambulanza) sia perché il servizio stesso veniva svolto nella sua totalità (erano le stesse Misericordie che, talvolta, gestivano direttamente veri e propri ospedali). L'attività di trasporto sanitario delle Misericordie non riguarda solo il trasferimento dei pazienti da e per gli ospedali, ma spazia dal trasporto di organi, sangue, cordone ombelicale, ecc, concorrendo così a tutte quelle attività che regolano il SSN.

In Italia il Servizio Sanitario è prerogativa dello Stato il quale detta le regole generali e delega alle regioni per l'attuazione dei Piani nazionali. Le Misericordie entrano perciò all'interno del sistema tramite convenzioni che vengono stipulate a vario livello, nel rispetto della Legge 266/91 (legge quadro sul volontariato).

La Convenzione che coinvolge il maggior numero di Misericordie è l'Accordo Quadro tra la Regione Toscana, la Confederazione delle Misericordie, l'Associazione Pubbliche Assistenze e la Croce Rossa Italiana.
Nelle altre zone d'Italia, vi sono convenzioni sottoscritte tra una o più Misericordie direttamente con le ASL di appartenenza, specialmente in quelle regioni dove non esiste una legge particolareggiata in materia di trasporto sanitario.
A questo proposito, la Confederazione ha intrapreso una ricognizione presso i Coordinatori zonali per una più precisa conoscenza delle varie normative inerenti il trasporto socio sanitario in vigore al di fuori della regione Toscana.
Laddove le Misericordie sono inserite nel sistema di emergenza queste interagiscono con le Centrali Operative 118 (vedi DPR 27 marzo 1992) e, in alcuni casi, operatori delle Misericordie si trovano proprio all'interno delle centrali stesse.


Strutture Sanitarie

L'impegno delle Misericordie in sanità, oltre che per i tradizionali servizi di trasporto socio-sanitario, si esplica in molti casi in attività complesse e strutturate. Tra queste, soprattutto in Toscana, l'attività sanitaria diagnostica e terapeutica e l'impegno in attività poliambulatoriali specialistiche.

Tali attività non si fermano all'ospitalità all'interno delle sedi delle Misericordie di studi medici privati ovvero di medici di medicina generale, come è tipico di tante associazioni, ma realizza in proprio un'attività sanitaria spesso rivolta a particolari categorie sociali e organizzata in modo tale che la qualità delle prestazioni sia accompagnata dall'attenzione sociale alle categorie più deboli.

In questo le Misericordie hanno acquisito un'esperienza di servizio particolarmente qualificato e socialmente orientato, mettendo a disposizione della cittadinanza servizi convenzionati e non di specialistica ambulatoriale, diagnostica per immagini, medicina fisica e riabilitativa.

Tali attività sono assoggettate alla normativa specifica relativa all'autorizzazione e all'accreditamento delle strutture sanitarie private sulla base delle normative regionali in materia. Le Misericordie, ottemperando agli obblighi di legge, hanno in questo senso accumulato una significativa esperienza nella gestione di sistemi qualità in ambito sanitario, proiettando così il proprio operato nel panorama nazionale come esperienza di punta della sanità non profit.


Welfare

Le Misericordie nei sistemi di Welfare e il Welfare del sistema Misericordie. Su questi binari, il Movimento si confronta in modo rinnovato sul proprio ruolo nei contesti sociali di Welfare. Emerge con forza l'impegno concreto, sempre più qualificato, che vuole costruire percorsi di fraternità nel servizio. Il "fare" welfare è un carattere genetico del volontariato delle Misericordie. Un impegno poco conosciuto, ma importante anche per la capacità di strutturarsi, di dare continuità e professionalità, per la sua diffusione e per il valore etico e sociale a cui rimanda.

Il contesto generale rimanda agli effetti trasformativi introdotti dalla L.328/2000, che ha conferito un nuovo assetto all'organizzazione delle politiche sociali, avanzando l'istanza della programmazione come metodo privilegiato e della partecipazione dei diversi attori sociali alla formazione del benessere.
La modifica al titolo V della Costituzione e il processo di regionalizzazione porta oggi alla definizione di sistemi locali di welfare. E tuttavia occorre pensare il welfare in termini sistemici legando l'assistenza alla formazione, al lavoro, allo sviluppo di capitale sociale, progettando la rete, oltre i semplici confini geografici, garantendo livelli essenziali ovunque.

C'è anche un welfare delle Misericordie, per il quale la Confederazione offre percorsi di studio, promozione e sviluppo. Un welfare prevalentemente rivolto ad anziani, diversamente abili, immigrati, minori.
Il welfare ha sempre bisogno di ripensare se stesso, nei suoi principi, nei suoi valori, nelle sue metodologie, nelle pratiche gestionali. Così oggi ci interroghiamo sul welfare che vogliamo realizzare: un welfare comunitario, con al centro la persona, per tutti, costruito a partire dai bisogni, aperto al servizio e non legato a una funzione di mera rappresentanza; un welfare "multicolore", un welfare sussidiario e che svolga anche una funzione educativa. Un welfare da costruire insieme.


Anziani

E' uno degli ambiti di attività sociale sul quale le Misericordie sono maggiormente impegnate.

Spiccano su tutte le iniziative di welfare "leggero" , gestite prevalentemente col solo volontariato, volte a garantire l'integrazione alle funzioni di socializzazione e assistenziali. Servizi preziosi per gli anziani, spesso volte a prevenire forme di disagio sociale, a sostenere la famiglia nei carichi assistenziali.

Ma c'è un impegno considerevole anche per attività complesse: crescono le strutture socio-sanitarie e assistenziali per anziani quali centri diurni, case di riposo, RSA.

La Confederazione accompagna le singole Misericordie e l'intero Movimento per lo studio, la promozione e lo sviluppo dei servizi e della rete.



Diversamente Abili

Con i fratelli portatori di diverse abilità

E' uno degli ambiti di attività sociale sul quale le Misericordie sono maggiormente impegnate.

Spiccano su tutte le iniziative di welfare "leggero" , gestite prevalentemente col solo volontariato, volte a garantire l'integrazione alle funzioni di socializzazione e assistenziali.
Servizi preziosi per i diversamente abili e per le loro famiglie, servizi spesso volti a prevenire forme di esclusione sociale, a garantire il trasporto da e verso i luoghi della vita comunitaria, a sostenere la famiglia nei carichi assistenziali.

Ma c'è un impegno considerevole anche per attività complesse: crescono le strutture socio-sanitarie e assistenziali per diversamente abili quali centri diurni e case famiglia "dopo di noi".

La Confederazione accompagna le singole Misericordie e l"intero Movimento per lo studio, la promozione e lo sviluppo dei servizi e della rete.



Immigrati

Fratelli oltre le frontiere

E' uno degli ambiti di attività sociale sul quale le Misericordie sono maggiormente impegnate. Negli ultimi anni, anche in virtù della presenza di molte associazioni nei luoghi di frontiera, il Movimento si è trovato a fronteggiare l'emergenza e la disperazione umana degli sbarchi.

Cresce l'interesse ad affrontare il tema immigrazione, per la sua valenza culturale e per l'impatto che esso ha nelle nostre comunità. Pronto all'accoglienza, il Movimento è talora impegnato in percorsi di integrazione e in altri casi anche in attività strutturate. Spicca la gestione di centri di accoglienza e centri di permanenza temporanea, che interroga il Movimento sul senso stesso dell'integrazione, dei diritti e dell'accoglienza.

Cresce anche l'esigenza di offrire risposte qualificate agli immigrati che bussano alle porte delle associazioni. Risposte ormai non più solo in termini di servizi socio-sanitari, ma - come dimostra una recente indagine - anche sulla casa, la formazione e il lavoro.

La Confederazione è a disposizione del Movimento per lo studio, la promozione e lo sviluppo dei servizi e della rete.



Minori

A misura di bambino

E' uno degli ambiti di attività sociale sul quale le Misericordie non sono tradizionalmente impegnate. Tuttavia le attività, i progetti e le iniziative a livello locale stanno crescendo.

La Confederazione sta promuovendo il collegamento tra le esperienze maggiormente significative, che possono accompagnare la crescita comune di tutto il Movimento sui temi e sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. A partire dalla naturale sensibilità dei confratelli verso i più piccoli, questo percorso mira:
- da un lato a costruire un vero e proprio tessuto culturale di attenzione al mondo dei minori, tale da promuovere all'interno delle Misericordie spazi e iniziative a loro rivolti, nonché a ripensare i servizi tradizionali "a misura di bambino";
- dall'altro a favorire ed assistere la crescita di attività, strutture e servizi specificamente dedicati.

La Confederazione è a disposizione del Movimento per lo studio, la promozione e lo sviluppo dei servizi e della rete.

Altre attività

Comunque a servizio di chi bussa alla porta...

Non solo per anziani, non solo per diversamente abili, non solo per minori, non solo per immigrati. Le Misericordie a servizio di chi bussa alla porta.

E' la sintesi di un impegno sociale spesso non identificabile per una specifica categoria di soggetti, ma aperto ai bisogni dei poveri (distribuzione di pasti, sostegno economico ecc.), all'assistenza ai carcerati, a dare risposta a nuove forme di emarginazione e di bisogno. Particolare rilievo assumono allora iniziative di innovazione sociale: dagli sportelli antiusura, all'impegno diffuso nell'inserimento di soggetti svantaggiati come volontari all'interno delle associazioni, all'ospitalità di familiari di degenti ospedalieri.

Si tratta di ambiti in molti casi ancora poco conosciuti, ma che costituiscono una vera ricchezza per il Movimento e che aprono a una riflessione più ampia sugli scenari del welfare nella società dell'incertezza.

La Confederazione è a disposizione del Movimento per lo studio, la promozione e lo sviluppo dei servizi e della rete.