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La nascita della Misericordia di Betlemme

Fare servizio in aiuto del prossimo nei luoghi sacri della cristianità. È la straordinaria esperienza che i confratelli e le consorelle delle Misericordie d’Italia possono fare nella sede della prima Misericordia della Terra Santa, a Betlemme, che la Confederazione nazionale ha inaugurato a fine 2013. Un luogo dove i fratelli di ogni parte d’Italia possono fare servizio, un’esperienza che tocca i cuori e li cambia per sempre, visto l’indubbio fascino che ha il poter compiere opere di misericordia laddove visse e predicò Gesù.


Misericordia di Betlemme

La prima Misericordia in Terra Santa. Dal 2014 in aiuto alla popolazione palestinese


Il 21 novembre 2013 è stata inaugurata ufficialmente la prima Confraternita a Betlemme e dal 2014 partono le attività di aiuto sanitario e assistenza sociale alla popolazione palestinese.

Lettera di presentazione ai Governatori


Le attività della Misericordia di Betlemme

Il 2014 segna la tappa di avvio dell’attività operativa. A Betlemme, questa si svolge mediante l’aiuto sanitario e l’assistenza sociale alla popolazione palestinese, anche grazie all’utilizzo di un pulmino.
Parallelamente, in Italia, l’attività si articola su più fronti: innanzitutto, attraverso l’invio di giovani volontari delle Misericordie, in turni settimanali o quindicinali, a cui è data anche l’opportunità di avvicinarsi alla lingua e alla cultura araba.

In secondo luogo, i giovani palestinesi che operano alla Misericordia di Betlemme possono essere ospitati in Italia − presso alcune Misericordie che ne danno disponibilità − per favorire la conoscenza e lo scambio di culture di pace, consentendo loro anche di avere modelli diversi di solidarietà, fratellanza, come vengono vissuti nelle Misericordie.

Infine, la Confederazione e le Conferenze regionali, organizzano periodicamente pellegrinaggi in Terra Santa al fine di diffondere nel Movimento l'attenzione per questi luoghi e la sensibilizzazione verso i cristiani di Palestina.

Le Misericordie, con il coordinamento della Confederazione nazionale e anche attraverso le Conferenze regionali, possono acquistare kit di prodotti artigianali, per contribuire a sostenere il lavoro dei cristiani in Terra Santa, molti dei quali sono proprio artigiani.

Per partecipare al progetto, scrivere a: betlemme@misericordie.org.


Per sostenere questa iniziativa è possibile fare una donazione, specificando nella causale "Raccolta Progetto Betlemme", a:


Donazioni
Cassa di risparmio di Lucca Pisa e Livorno
Gruppo Banco popolare
Agenzia nr. 10 - Firenze
IBAN: IT 55 F 05034 02810 000000027196

oppure
POSTE ITALIANE SPA – AGENZIA 29 FIRENZE
IBAN: IT 67 Q 07601 02800 000021468509

E che Iddio ve ne renda merito!


Il responsabile in Terra Santa

Elias Almarajda, rappresentante della Confederazione e responsabile del “Progetto Betlemme” in Terra Santa, ci parla un po’ della terra in cui vive e in cui i nostri volontari si troveranno ad operare....

Il pluridecennale conflitto israelo-palestinese ha profondamente condizionato la crescita economica e sociale della Terra Santa. La qualità della vita è particolarmente bassa e larghi strati della società civile vivono al di sotto della soglia della povertà. La presenza del muro di separazione, voluto da Israele e la cui costruzione è iniziata negli anni 2000, ha ulteriormente peggiorato le precarie condizioni di vita di numerose famiglie.

La minoranza cattolica presente in Palestina ha fortemente risentito della crisi economica, sociale e politica derivante dall’occupazione israeliana. Nonostante gli enormi sforzi della nunziatura apostolica, del patriarcato di Gerusalemme, dei francescani, dei cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme e di tanti ordini religiosi, la presenza cattolica inferiore al 2% della popolazione, è in costante diminuzione.

La violenza dell’occupazione, il critico scenario economico-sociale e più in generale gli echi di un nuovo olocausto che si sta consumando sotto lo sguardo inerme della comunità internazionale spingono strati sempre maggiori della comunità cattolica a emigrare. Così nella terra del Cristianesimo, dove il verbo si è fatto carne si sta assistendo ad una progressiva scomparsa della componente cattolica.

Al fine di aiutare i deboli, gli ultimi e gli emarginati, la Misericordia di Betlemme sarà vicina alle “pietre vive” di Terra Santa per non farli sentire soli e abbandonati.






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