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Anche le Misericordie presenti al "Family day"

Anche le Misericordie presenti al "Family day"

Giugno 21, 2015 - 18:21


Quattro posti medici avanzati, 30 squadre di volontari a piedi, oltre 11 ambulanze (di tipo A e B). Questi i numeri colorati di giallo e ciano, del “Family day”, la manifestazione svoltasi ieri a Roma in Piazza San Giovanni in Laterano e alla quale le Misericordie hanno portato il loro contributo. Hanno prestato la propria opera sinergica, la Federazione delle Misericordie toscane e la Conferenza Lazio. A queste, si sono uniti volontari provenienti da altre Misericordie, come i Confratelli di Isola Capo Rizzuto. La Federazione Toscana ha allestito in Piazza 4 posti medici avanzati.
La Conferenza Lazio ha garantito 30 squadre a piedi, oltre a 11 ambulanze (di tipo A e B). I volontari di Isola, hanno invece prestato la loro opera a bordo di un auto ambulanza elettrica, dotata di defibrillatore, bombola d’ossigeno e due barelle spinali. La macchina operativa del soccorso ha funzionato puntualmente ed efficacemente, fino a quando la manifestazione è terminata in anticipo, a causa del maltempo ed i volontari hanno cominciato a lasciare le proprie postazioni a partire dalle 19.30. Un milione per gli organizzatori, quattrocentomila per il Viminale: comunque tante le persone – ed il colpo d’occhio impressionante! – che sabato 20 Giugno si sono ritrovate a Piazza San Giovanni a Roma. Non li ha scoraggiati neanche il diluvio, che si è abbattuto sulla capitale e che ha fatto terminare la manifestazione prima del previsto. Sono arrivati da tutta Italia, soprattutto famiglie.
Quella del Family day è stata una protesta di piazza pacifica, senza slogan violenti: il cattolicesimo italiano silenzioso, quello della quotidianità, quello dei comitati spontanei creati nelle Parrocchie o nei quartieri. Un popolo – senza avvalli ufficiali, ne politici ne religiosi – capace di fare squadra e autoconvocarsi con il passaparola sui social network. Il portavoce del Comitato promotore – Massimo Gandolfini – dal palco ha ribadito che la volontà di tutti i presenti era far sentire, forte, il proprio “no” a progetti di Legge, come il ddl Cirinnà, che legittimano la pratica dell’utero in affitto, consentendo l’adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso.
E invece gridare forte il “sì” alla Famiglia tradizionale, fondata sull’unione di un uomo ed una donna. Alle sue spalle, un ritratto della Madonna col bambino. Da quello stesso palco ha fatto sentire la propria voce anche l’imam della moschea del quartiere romano di Centocelle: “Siamo qui tutti insieme, musulmani e cristiani, per difendere la famiglia e per dire che il gender è pericoloso, cattivo per l’umanità”. Il Movimento ha chiesto – infatti – oltre alla difesa della Famiglia tradizionale, anche di fermare la teoria gender nelle scuole. Durante la manifestazione sono state fatte ascoltare alcune parole pronunciate dal Pontefice il 14 giugno scorso.
Il Papa parlava, tra l’altro, di “colonizzazione ideologica, che avvelena le famiglie” e invitava i genitori a ricatechizzare le proprie famiglie. “Abbiamo bisogno di una vera rinascita morale e spirituale”, diceva Papa Francesco. A portare la propria testimonianza anche Sara e Vincenzo Aquino, genitori di 11 figli: hanno raccontato le difficoltà e le gioie incontrate nell’educazione ed il ruolo della scuola. Tra le Associazioni presenti, i neocatecumenali, il neonato gruppo dei “Parlamentari della famiglia”, le “Sentinelle in piedi”, gli Evangelici, il “Movimento per la vita”, la «Manif pour tous».
Soddisfazione espressa per il servizio effettuato dalle Misericordie, da parte del responsabile nazionale dei servizi Gionata Fatichenti e dal direttore della Federazione delle Misericordie Toscane, Gianluca Staderini. Sicuramente, per il nostro Movimento questa esperienza ha rappresentato un’occasione per fare le prove generali di quello che a partire dal Dicembre prossimo, ci aspetterà: ossia da quando Papa Francesco darà l’avvio al Giubileo Straordinario della Misericordia.
 
Barbara Riggi
Lamberto Nonne
Comunicazione Misericordie del Lazio