Il primo incontro svolto il 27 aprile ha aperto l'approfondimento che la Confederazione Nazionale delle Misericordie d'Italia ha deciso di fare sul delicato ma fondamentale rapporto fra gratuità (la gratuità in senso pieno e profondo) e il concetto del lavoro all'interno delle organizzazioni a movente ideale come è la Misericordia.
E' una relazione che interroga la persona ma anche l'organizzazione.
Interroga il nostro operare, il come lo facciamo ma è anche un modo per guardare il cosa siamo e, in fondo, quali caratteristiche organizzative e gestionali (ma di senso) vogliamo possedere come Movimento.
La Professoressa Smerilli proprio durante l'incontro scorso diceva che “la vera sfida oggi delle nostre organizzazioni è saper crescere tenendo fermi gli ideali originari” e che sono “proprio gli ideali che devono illuminare anche il modo in cui si cresce”.
Questa seconda tappa è partita proprio da quelle considerazioni e approfondimenti e ha continuato il suo corso approfittando di un momento particolarmente “speciale”, che vede l'uscita della nuova legge di riordino del Terzo settore.
Le riflessioni avviate e questa importantissima novità della norma (per altro di dimensioni ancora da decifrare visto i decreti che seguiranno e che andranno a completare punti fondamentali del riordino) sono stati il canovaccio di lavoro del secondo appuntamento.
Dopo i saluti del presidente nazionale delle Misericordie Roberto Trucchi, a guidare i partecipanti in questo cammino di significato e poi subito operativo è stato il Prof. Stefano Zamagni, professore ordinario di Economia Politica all'Università di Bologna e Adjunct Professor of International Political Economy alla Johns Hopkins University. Il Prof. Zamagni è anche membro del Comitato scientifico del nostro Centro Studi e per questo la giornata ha avuto ancor più il taglio dello scambio e del confronto aperto. La professoressa Licia Paglione, docente di Scienze Sociali presso l'Università di Sophia, ha invece coordinato i lavori di approfondimento con gruppi di lavoro.