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Le Misericordie lasciano il Forum del Terzo Settore

Le Misericordie lasciano il Forum del Terzo Settore

Gennaio 29, 2013 - 17:11

Le Misericordie d’Italia lasciano il Forum Terzo Settore. Lo annuncia il Presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie, Roberto Trucchi, in una lettera inviata al Portavoce e ai componenti del Forum, atteso domani a Roma dall’Assemblea nazionale.
“La vicenda di questi ultimi giorni legata al rinnovo degli organi direttivi del Forum –spiega Trucchi nella missiva- ci hanno lasciato stupefatti ed amareggiati. Prima –ricostruisce il Presidente- le velate accuse (davvero gratuite, non giustificate e destituite da ogni fondamento) lanciate all’ultima riunione del Coordinamento nazionale dal rappresentante della CNCA verso il nostro rappresentante, il VicePresidente della Confederazione. Accuse maliziose, espresse pubblicamente ma mai esplicite; accuse che si sono velenosamente propagate di bocca in bocca tra i componenti l’organo e che noi – del tutto ignari – scopriamo in questi giorni essere circolate già da tempo. La malizia, caro Portavoce, cari amici, è un’arma efficace proprio perché silenziosa e subdola.”
“Poi, oggi –prosegue Trucchi- la richiesta alla Confederazione delle Misericordie di ‘fare un passo indietro’, rinunciando ad essere in lista per il nuovo Coordinamento che verrà eletto domani. Ci è chiaro che le due cose sono collegate. Ci è difficile non pensare che fossero anche da taluno programmate.”
“La Confederazione delle Misericordie – afferma Trucchi- ha l’onore e la responsabilità di rappresentare il più antico movimento di volontariato del nostro Paese, una delle più radicate, diffuse e partecipate organizzazioni del terzo settore. Un onore ed una responsabilità che non possiamo consentire venga in alcun modo offuscata.”
“Per questo –conclude il Presidente- con la presente comunichiamo formalmente la nostra decisione di uscire dal Forum del Terzo Settore, con effetto immediato. Crediamo sia la soluzione migliore – pur con amarezza – per evitarci reciprocamente l’imbarazzo di una presenza.”