Le Misericordie d’Italia donano un’ambulanza al Direttorato Generale delle Carceri albanese
Il presidente Domenico Giani: “Visitare i carcerati è una delle opere di misericordia antica e sempre attuale. E significa vicinanza ad un prossimo particolarmente sofferente e bisognoso di carità e umanità”
“Visitare i carcerati, vestire gli ignudi – ridare dignità al prossimo -, visitare gli infermi - dare un aiuto, un segno concreto di vicinanza a chi sta vivendo un disagio fisico in una delle situazioni più difficili, quella del carcere –“ , con queste parole il presidente nazionale Domenico Giani si è rivolto al Ministro della Giustizia dell’Albania, Ulsi Manja, al direttore generale del dipartimento delle carceri albanesi Admir Abrija, all’arcivescovo di Tirana – Durazzo, S.E. Mons. Arjan Dodaj, e altre autorità e dipendenti del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.
Il presidente nazionale - accompagnato dal consigliere di presidenza e vicepresidente del Coordinamento Fiorentino, Cristiano Biancalani - ha consegnato ufficialmente un’ambulanza proveniente dalla Misericordia di San Mauro a Signa e pronta per essere messa a disposizione del carcere giudiziario per detenuti soprattutto psichiatrici di Shen Koll-San Nicola (Tirana) e dei suoi detenuti, consegnando le chiavi alla dott.ssa Nertila Koka, Direttrice del Carcere.
Toccanti le parole dell’Arcivescovo che ha ricordato come “la Confederazione delle Misericordie svolge un ruolo fondamentale nel fornire assistenza e supporto a coloro che si trovano ni situazioni di difficoltà e bisogno. Attraverso i vostri sforzi, avete contribuito a migliorare la vita di molte persone, offrendo loro speranza, conforto e risorse per affrontare le sfide della vita, come ultimamente nella situazione di eccezionale inondazione che ha colpito la regione dell'Emilia-Romagna e la sua popolazione”.
Il Ministro della Giustizia, con toccanti parole – è un magistrato e si occupato di casi di criminalità organizzata – ha sottolineato la grande opera della chiesa che è in Tirana -Durazzo ed in Albania, del ruolo della Caritas – presente con la sua direttrice dott.ssa Juli Reso Direttrice nazionale della Caritas Albania -, a servizio del prossimo, parlando di nuovo umanesimo, di dignità della persona, dell’attenzione alle famiglie dei detenuti e – tutti gli intervenuti – non hanno mancato di spendere parole di gratitudine per il corpo della polizia penitenziaria, per i direttori delle Carceri, gli educatori, i medici, psicologi, assistenti sociali e cappellani.
Il presidente nazionale poi si è recato – accompagnato dall’arcivescovo Dodaj – a visitare il carcere di Shen Koll-San Nicola accolto dalla direttrice, Nertila Koka, e dal comandante della polizia penitenziaria ed ha potuto salutare alcuni detenuti e comprendere i bisogni dell’Istituto penitenziario.
La visita ha permesso di stabilire importanti contatti e proiettare ipotesi di aiuto tra le nostre Misericordie, sempre impegnate a servizio del Prossimo e la Repubblica di Albania, così vicina al popolo italiano.
Il Presidente Giani ha auspicato come “Coinvolgere i giovani, far conoscere loro i nostri principi, le possibilità che esistono in alternativa ad una realtà che spesso li relega al ruolo di meri spettatori, è fondamentale”.