Misericordie, nella missione in Ucraina occhi puntati sui minori,482 quelli uccisi nel conflitto con la Russia
Il presidente Giani, numeri che gridano che è ora della pace.
Vittime del conflitto tra Russia e Ucraina, come e più degli adulti e con conseguenze indelebili sotto il profilo psicologico, oltre che fisico. Sono 482 i bimbi ucraini uccisi nel conflitto con la Russia, 984 quelli colpiti in seguito all’aggressione armata in Ucraina, 17 quelli che hanno necessitato fino ad ora di protesi agli arti inferiori e superiori per provare a dare loro una parvenza di vita normale. Oltre tremila, a parte le tantissime abitazioni, le scuole e le istituzioni educative che sono state bombardate dai missili.
Per non parlare dei 13 minori vittime di violenza sessuale legata al conflitto, un’altra atrocità legata alla guerra, e di oltre un milione (dato di maggio 2023) di sfollati interni, oltre a quelli che sono fuggiti all’estero, con conseguenze legate all’apprendimento scolastico in un’altra lingua.
L’occasione per il punto sulla questione dei minori nel conflitto tra Russia e Ucraina è stato oggi l’incontro a Kiev della delegazione delle Misericordie con la commissione parlamentare per i diritti umani, nel quale è stato presentato un opuscolo sul tema alla presenza di Dmytro Lubinets, Commissario per i diritti umani del parlamento ucraino. “Dopo quasi un anno e mezzo dall’inizio del conflitto - specifica il presidente delle Misericordie Domenico Giani - questi numeri ‘gridano’ che è ora della pace. Di una pace che sia duratura, nel segno del rispetto dei diritti umani. Noi, che abbiamo ospitato come Misericordie dei minori ucraini all’inizio del conflitto e abbiamo guardato in faccia insieme a loro l’orrore della guerra provando ad alleviarlo, continuiamo a credere che sia possibile”.