Misericordie, un impegno che continua in Ucraina e accordi con diverse associazioni
L’impegno che continua in Ucraina, dove per il 19 luglio è calendarizzata un’altra missione a Leopoli e Kiev guidata dal presidente nazionale delle Misericordie Domenico Giani per portare un importante contributo, la consegna di un’ambulanza donata da un industriale tedesco e per contatti istituzionali sul tema della “ricostruzione della Persona”, con il progetto “unbroken”, così caro al mondo delle Misericordie. Ma anche quello per la recente alluvione in Emilia Romagna, che ha visto centinaia di volontari in primissima linea con le ambulanze e i mezzi collaborare nel le attività di protezione e difesa civile. O i diversi accordi con varie organizzazioni, come le Capitanerie di Porto per il soccorso in mare, l’Università di Firenze, per tirocini formativi e la rete Dafne contro la violenza sulle donne, e con l’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, dove le Misericordie potranno, in qualità di “Non state actor partner", essere coinvolte negli interventi e nelle attività.
È un impegno a tutto tondo per le Misericordie quello descritto nel corso dell’Assemblea del Movimento, che si è di recente tenuta a Roma dal presidente Domenico Giani. “Le Misericordie -ha ricordato Giani- esistono a partire da quella di Firenze da 800 anni, e la loro storia racconta una capacità di leggere, comprendere e talvolta anticipare i bisogni ed i cambiamenti a volte epocali che la nostra società ha subito nel corso dei secoli, e solo così possono vantare così tanta storia di servizio, che deve rimanere scevra da personalismi, e animata da un profondo senso di servizio, che trovi solide basi nei valori cristiani: fiducia, affidamento, servizio, testimonianza. Attenzione al Prossimo, sempre nei suoi bisogni primari spirituali ed umani”. “In questi due anni di servizio al Movimento delle Misericordie - ha specificato poi Giani- ho avuto modo tra le altre cose di conoscere e approfondire la realtà della rete Misericordia e Solidarietà, di cui le Misericordie stesse a seguito della riforma del terzo settore nel 2019, si sono rese promotrici e sono soci fondatori. Lo scorso 17 giugno ho partecipato al primo Meeting della rete, che si è tenuto a Trento. La rete può essere uno strumento dove trovare sinergie, momenti di confronto e crescita, dove ogni associato può e deve portare e rappresentare un valore aggiunto, a partire proprio dalla storia del Movimento delle Misericordie, dai nostri valori, dalla capillarità e dalla capacità di essere punti di riferimento insostituibili per le comunità di tutta Italia”.
Giani ha fatto riferimento anche a un altro dato importante che riguarda il Servizio Civile: le Misericordie sono primo ente nazionale per numero di giovani, che nell’ultima progettazione sono 3.300. “La Confederazione - ha detto Giani- deve avere la consapevolezza e la capacità di preservare e portare avanti l’identità del movimento, nel rispetto dalla storia e dall’autorevolezza che comunque viene riconosciuta da secoli per le tante opere, gli innumerevoli servizi che quotidianamente svolgiamo per i sofferenti e gli ultimi nelle nostre comunità”. Il presidente delle Misericordie ha affrontato anche il tema del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti. “Rappresentando la Toscana la stragrande maggioranza dei dipendenti che aderiscono al nostro Ccnl - ha detto Giani- non potevamo non ascoltare e accogliere alcune criticità nel procedere al rinnovo, mettendoci accanto alle Misericordie toscane nel sostenere le legittime richieste alla Regione che almeno fino ad adesso è rimasta silente. Fermo restando questa criticità, che ad ora ci impedisce di procedere alla sottoscrizione del rinnovo, le ipotesi di condizioni raggiunte dal tavolo e che sono state condivise con tutti gli organi territoriali negli scorsi mesi dalla Direzione, sarebbero accoglibili, una volta raggiunto un diverso accordo di riconoscimento economico con la regione Toscana”.
Importante l’intervento del Correttore Nazionale delle Misericordie, S.E. Mons. Franco Agostinelli, che ha sottolineato come le radici cristiane siano permeanti in tutto il territorio in cui è presente una Misericordia e siano quel “faro” che illumina la strada e la mission dei volontari sparsi per l’Italia.