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“Work in progress” : agire per il progresso sociale della Città di Andria

“Work in progress” : agire per il progresso sociale della Città di Andria

Marzo 23, 2012 - 09:54
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Un progetto promosso dalla Misericordia di Andria contro le mafie e a favore delle legalità.
Sull’importanza dell’impegno per la legalità, la Confraternita della Misericordia di Andria in collaborazione con il Servizio Civile Nazionale ha attivato un progetto relativo alla lotta contro l’illegalità attraverso l’educazione e la promozione culturale rivolta ai minori e ai giovani.
“Work in progress” è il titolo del progetto realizzato in base ad un’indagine che evidenzia nella realtà pugliese il fenomeno della devianza minorile e giovanile: in tale contesto si colloca la città di Andria.
Dai dati relativi ai fatti denunciati, ricavati dall’ultimo rapporto sulla Sicurezza pubblicato dal Comune di Andria, emerge che dal 2003 ad oggi il numero di indagati di età compresa tra minori di 18 anni fino a 30 anni è cresciuto in maniera esponenziale; risulta stabile negli anni il fenomeno di reati connessi al bullismo quali lesioni, molestie e minacce; dal 2007 ad oggi invece i dati ci riferiscono che l’incidenza di reati connessi allo spaccio e detenzione di stupefacenti, furti, rapine e ricettazioni siano in netto aumento. Un’indagine effettuata presso gli istituti scolastici andriesi evidenzia le cause principali di questi fenomeni devianti: fattori socio-culturali od economici delle famiglie, crescita del consumo di alcol e di droghe leggere, manifestazione di forme distorte di socializzazione all’interno di gruppi di giovani e adolescenti che abitualmente si ritrovano nei bar, nelle piazze e nei corsi principali della città. In riferimento all’ambito culturale da recenti dati Istat il tasso di analfabetismo nella città presenta parametri piuttosto avanzati.
La città di Andria dunque sta vivendo una fase difficile. Da anni ormai i giovani andriesi appaiono protagonisti delle cronache in scenari di microcriminalità, spaccio di stupefacenti, atti di vandalismo ed abuso di alcol, spesso causa di incidenti mortali (dal 2003 ad oggi si contano in media circa 4 morti l’anno).
Ribellarsi e chiedere aiuto non basta per risolvere tali problemi ma programmi di educazione alla legalità come quello ideato e promosso dalla Misericordia di Andria e dal Servizio Civile Nazionale “Work in progress” sono utili da attivare in accordo con le scuole medie e superiori e con un osservatorio che coinvolga tutte le espressioni culturali, sociali e produttive del territorio e programmi così gli interventi che potranno rappresentare un passo importante in un cammino che contrasti l’illegalità concretamente contrastando così l’ignoranza rispetto alle conseguenze dovute all’abuso di alcol, droghe ed atteggiamenti di razzismo, vandalismo e bullismo attraverso il potenziamento del servizio di informazione, educazione e sensibilizzazione.
Il progetto vede impegnati i 12 giovani volontari della confraternita Misericordia di Andria selezionati per il progetto “Work in progress” i quali si attiveranno per sensibilizzare l’opinione pubblica ai valori della solidarietà, della pace, della nonviolenza trasmettendo ai cittadini, ed in particolar modo ai giovani presenti sul territorio, un chiaro messaggio formativo riguardo i comportamenti da adottare ed una sana educazione al rispetto dell’uomo. Un ausilio indispensabile a sostenere il progetto della Misericordia risulterebbe la collaborazione di altre associazioni come “Libera” che hanno lo stesso fine, ossia quello di combattere la mafia a favore della legalità.
È con tale intento che lo scorso 21 marzo la Misericordia di Andria con i volontari del Servizio Civile hanno partecipato al corteo organizzato dal presidio di Andria di Libera, l’associazione contro la mafia fondata da don Luigi Ciotti, svoltosi nelle vie principali della città con un unico obiettivo: ribadire l’impegno nella lotta contro le mafie e favore delle legalità. Vi hanno partecipato associazioni cittadine e delegazioni di studenti di tutte le scuole, da quelle primarie, fino alle secondarie di secondo grado.