8n2fte - w6g59w - rwquxm - fzmt76 - 9kru5t - as89wm - zwvrff - dlokop
Prev article
Next article

AUGURI PER LE MISERICORDIE D’ITALIA

AUGURI PER LE MISERICORDIE D’ITALIA

Dicembre 17, 2010 - 09:25

Il Vescovo di Grosseto Franco Agostinelli, guida spirituale delle Misericordie d’Italia:
Pochi giorni ormai ci dividono dal Natale, un evento che ha segnato la nostra storia di ieri, il tempo della nostra infanzia e la storia di oggi di persone adulte.
Natale è un avvenimento che coinvolge tutti, senza distinzione di cultura, ideologia e razza. Un clima particolare ci sembra di avvertire dentro di noi e intorno a noi; quasi una tregua di fronte alle molteplici tensioni che contraddistinguono la nostra vita; una tregua dello spirito, dove ora riusciamo a concepire pensieri di pace, di bontà, di serenità; le relazioni con chi ci sta accanto risultano possibili, per lo meno parzialmente liberate dai traffici che appesantiscono il pensare e l’agire. Forse si dirà che tutto ciò è il risultato di un condizionamento ancestrale che ha segnato in modo indelebile il nostro essere nel profondo; forse sono i bei ricordi dell’infanzia, serena e spensierata, che riaffiorano per la circostanza; forse contribuisce l’aspetto che avvolge le nostre città e i nostri paesi, attraverso una fantasmagoria di luci, di lustrini, di nenie. Tutto questo certamente contribuisce a creare quel clima e quelle sensazioni che ci rendono, almeno per un giorno diversi.
Natale è anche il tempo degli auguri; ne ascolteremo tanti in questi tempi; i mass media invaderanno le nostre case di auguri proposti nella maniera più suadente; ne riceveremo e ne faremo a nostra volta. E anche noi non vogliamo sottrarci a questa tradizione così sentita, così vicina alla nostra sensibilità. Ma nella molteplicità degli auguri che in questi giorni si danno, vorremmo recuperare la capacità di dare una connotazione vera, coerente, agli auguri che anche noi vogliamo scambiarci. Innanzi tutto vorremmo sottrarli alla formalità, né relegarli ad essere supporto mercantile di regali o prodotti di consumo e neanche vorremmo che i nostri auguri si fermassero di fronte al clima soft, ovattato, di un presente. Vorremmo che i nostri auguri fossero intonati alla speranza, di fronte ad un mondo che rischia di non sperare più; quel Bambino che nasce è un destino nuovo che si apre, una speranza che si ridesta. Nella liturgia del Natale si legge che il Verbo si fece carne, venne tra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto. Vogliamo augurarci allora, cari fratelli e sorelle delle Misericordie d’Italia, di essere persone capaci di accoglienza, senza tacitare la voce flebile di quel Bambino che nasce nella scena del mondo, facendo del suo Natale la festa del consumo, dello spreco istituzionalizzato; la festa dei regali e dei lustrini, della tredicesima, del panettone e del cenone; la festa di una certa poesia di generica bontà, di un sentimentalismo che si vernicia di generosità e di commozione; la festa condannata a restare "bambina", una fragile statuetta di terracotta che si depone nella bambagia una volta all’anno: solo una scusa per dare un certo "colore" religioso alla grande baldoria del natale pagano.
Desidero augurare a tutti voi che il nostro Natale, il Natale cristiano che vogliamo celebrare, non sia l’evento di un istante, ma sia accoglienza seria e duratura nella nostra vita personale e nella realtà della grande famiglia della Misericordia. Sia per noi occasione di ripensare la nostra stessa identità, per essere fedeli alla nostra storia e alle nostre radici cristiane. E’l’augurio perché non si affievolisca lo spirito di servizio, di carità vera, a favore di derive secolaristiche che appoggiano sul altre scelte la nostra operatività. Desidero augurare ancora a tutte le Misericordie d’Italia che si spendano le nostri migliori energie per conservare l’unità, facendo memoria di quello che il Signore ci ha detto: da questo vi riconosceranno.
Auguri allora a tutti voi, cari fratelli e sorelle, auguri per quello che siete e per quello che fate ogni giorno a servizio dei più bisognosi. Il Signore che nasce ci trovi accoglienti, pronti a fargli posto nella nostra vita.
Buon Natale e che il Signore vi renda merito.