8n2fte - w6g59w - rwquxm - fzmt76 - 9kru5t - as89wm - zwvrff - dlokop
Prev article
Next article

Com e Bilancio: continua la formazione di Alzaia

Com e Bilancio: continua la formazione di Alzaia

Ottobre 04, 2014 - 15:05

Come comunicare le proprie esperienze nel mondo del no profit, le storie importanti che fanno riflettere, le emozioni, le attività e tutto ciò che il mondo del volontariato è capace di produrre? E poi ancora, perché è importante la stesura del bilancio sociale e di gestione, aldilà dei contenuti? Queste solo alcune delle domande poste dai 75 referenti della comunicazione e del bilancio, provenienti dalle conferenze regionali delle Misericordie di tutta Italia, al corso di formazione “Com – Comunicare le Misericordie” e “Bilancio sociale”, promosso a Bologna dal 3 al 4 ottobre, dalla Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, nell’ambito del laboratorio stabile di formazione “Alzaia”.
“Un investimento importante quello fatto sulla formazione – ha evidenziato Andrea Del Bianco, direttore della Confederazione, portando i saluti del Presidente nazionale Roberto Trucchi – fondamentale a far crescere le competenze nel movimento e quindi la costruzione del rapporto con la comunità”. A portare il proprio saluto anche Leonardo Sacco, Vicepresidente nazionale delle Misericordie d’Italia, che ha invitato le Misericordie a seguire una linea comune d’azione anche per garantire una maggiore trasparenza.
“Un processo continuativo – ha detto invece il responsabile nazionale del laboratorio Alzaia, Carlo Andorlini – che si articolerà in diversi step: dopo aver discusso il significato dell’essere Misericordia nello scorso incontro a Pietrasanta, oggi dobbiamo capire come esserci meglio, immaginarci frontiera di solidarietà, operatori di comunità, punto focale della crescita sociale”. Una crescita auspicabile attraverso lo sviluppo di una serie di attività di formazione che interesseranno tra gli altri il settore della comunicazione.
Nell’ambito del laboratorio “Alzaia” è prevista infatti la strutturazione del sistema di comunicazione del movimento delle Misericordie, ed in particolare, il progetto si propone di creare una rete di referenti della comunicazione che mantengano un contatto costante con l’ufficio di comunicazione nazionale condividendone le strategie comunicative, nonchè risorse umane in grado di essere di supporto, coordinamento e sviluppo delle attività di informazione e comunicazione sul territorio di competenza.
Ad inaugurare i lavori di queste attività formative sulla comunicazione, quattro professionisti della comunicazione: Michelangelo Bucci, Stefano Trasatti, Stefano Arduini e Francesco Gentili. Bucci, consigliere nazionale dell’ordine dei giornalisti, ha dettato le linee guida per diventare dei buoni comunicatori, spiegando le funzionalità degli organi di stampa e raccomandando ad un utilizzo chiaro del linguaggio. Tante le domande e le curiosità poste al giovane giornalista, per utilizzare al meglio anche i nuovi strumenti della comunicazione digitale. Diversi gli interventi di Trasatti e Arduini, che hanno portato la loro esperienza nel settore della comunicazione sociale, rispettivamente nelle vesti di direttore responsabile di “Redattore Sociale” e caporedattore centrale di “Vita”.
Trasatti si è soffermato sull’importanza del linguaggio nel settore del sociale, presentando un lavoro di “aggiornamento” della terminologia cosiddetta “discriminatoria”, tradotto in un libro intitolato “parlare civile”. Arduini, soffermandosi sulla riforma del terzo settore che è ancora in fase di discussione, ha invece evidenziato, riportando le parole del sottosegretario Bobba, la fondamentale necessità di “dimostrare” quello che si fa: “Non basta essere enti senza scopo di lucro e dire di svolgere attività benefiche, ciò che conta è il patto sociale e in questo senso comunicare le proprie eccellenze può aiutare ad ottenere un ritorno”. A tal proposito Arduini, ha fatto riferimento allo “Sroi”, il ritorno sociale di un investimento, ovvero i benefici prodotti dall’attività di impresa. Per le organizzazioni del terzo settore può rappresentare uno strumento per migliorare le performance e comunicare in modo immediato gli effetti delle proprie attività.
Francesco Gentili, esperto in comunicazione, che sottolineando l’importanze dell’iniziativa promossa dalla Confederazione nazionale delle Misercordie, ha affrontato in particolare la comunicazione nei cosiddetti “nuovi ambienti” o social network e le tecniche e le metodologie più adeguate al mondo delle Misericordie.
Il  percorso formativo sul bilancio sociale, introdotto dal consulente confederale Mario Di Bella, è stato tenuto invece da Giacomo Manetti del dipartimento di scienze per l’economia e l’impresa dell’Università di Firenze: “Abbiamo affrontato – ha detto Manetti – la questione inerente la redazione del bilancio d’esercizio e di quello sociale (come integrazione informativa), cercando di chiarire aldilà dei contenuti, il perché della sua stesura”. “In particolare – ha continuato -  dovrebbe essere utilizzato dalle Misericordie perché si ritiene sia uno strumento per il controllo di gestione: cosa siamo, cosa facciamo? Non uno strumento di comunicazione ma un modo per interrogarsi sui valori e su ciò che viene fatto”.
A conclusione dell’incontro ogni referente della comunicazione e del bilancio, si è presentato al gruppo, dando il via ad un lavoro di condivisione, che nei prossimi mesi li vedrà operare sinergicamente.