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Conclusa l'esercitazione di protezione civile "Calabria 2011"

Conclusa l'esercitazione di protezione civile "Calabria 2011"

Novembre 28, 2011 - 14:00
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Un terremoto di magnitudo 6.9 colpisce la Calabria, con epicentro nella fascia centrale della regione. E' stato lo scenario dipinto dall'esercitazione "Calabria 2011" promossa dal Dipartimento della Protezione civile che ha voluto così saggiare la qualità della risposta delle strutture sul territorio e la capacità di organizzazione. In varie località calabresi sono state realizzate simulazioni di interventi di soccorso, allestimento di campi e primo intervento, mentre nella sede della Protezione civile regionale, a Germaneto di Catanzaro, è stata allestita la sala operativa centralizzata in collegamento con Comitato operativo nazionale a Roma e con i Centri operativi comunali e misti e i Centri di coordinamento soccorso allestiti nelle Prefetture. Ad assistere alla simulazione anche il capo del dipartimento, Franco Gabrielli, accompagnato dal sottosegretario alla presidenza della Regione con delega alla Protezione civile, Franco Torchia. Gabrielli è atterrato all'aeroporto Sant'Anna di Crotone predisposto per assicurare le attività di “entry point”, nonché l'evacuazione a scopo medico-sanitario, per poi andare a visionare l’area di ammassamento in località Ventarola di Isola Capo Rizzuto, appositamente allestita dalle Misericordie della provincia di Crotone, dalla Prociv Arci e dalle Giacche Verdi di Isola Capo Rizzuto. Qui Gabrielli si è soffermato con i volontari delle Misericordie, apprezzandone le qualità, e con Leonardo Sacco con il quale aveva già avuto modo di incontrarsi appena è stato nominato Capo Dipartimento. Le attività connesse all’esercitazione si sono concluse nella mattinata di domenica 27 novembre, riservata al debriefing sul territorio presso la sede della protezione civile della Regione Calabria a Germaneto (CZ).
Estremamente importante è stata la risposta del volontariato, infatti le Misericordie della provincia di Crotone sono scese in campo con:
Misericordia Isola Capo Rizzuto: 79 volontari,  1cucina da campo, 1 tendone mensa gonfiabile, 1 container servizi, 2 PMA (posto medico avanzato) in tende gonfiabili all'aeroporto di Crotone, 4 tende all'area di ammassamento nella zona PIP di Isola e 32 mezzi impiegati; Misericordia di Cirò Marina: 8 volontari ed 1 mezzo; Misericordia di Cirò: 11 volontari ed 1 mezzo; Misericordia di Cerenzia: 11 volontari ed 1 mezzo; Misericordia di Cutro:  9 volontari ed 1 mezzo; Misericordia di Rocca di Neto: 6 volontari; Misericordia di Strongoli: 15 volontari ed 1 mezzo.
Gli interventi delle Misericordie, seguite da Leonardo Sacco e dai Coordinatori Zonali delle varie province, sono stati coordinati dalla Sala Operativa Regionale della Protezione Civile delle Misericordie della Calabria che è ospitata in un immobile confiscato alla criminalità organizzata ad Isola Capo Rizzuto. "Ho notato - è stato il commento di Gabrielli - una partecipazione sentita, di chi è seriamente coinvolto non in una rappresentazione folkloristica ma nella verifica dei meccanismi e delle procedure che in una situazione di crisi o sono sperimentate oppure è solo il presupposto del caos. Ho apprezzato la qualità delle comunicazioni. Abbiamo sperimentato i nuovi kit satellitari, visto che in questi frangenti, a ridosso di un evento sismico di magnitudo 6.9, è ipotizzabile che i sistemi di comunicazione tradizionali possano essere pregiudicati. I kit ci consentono di essere in contatto con il Comitato operativo a Roma e quindi con tutto ciò che attiene alla gestione dell'arrivo dei soccorsi da altre regioni. Faremo un approfondito debriefing con molta crudezza ed altrettanta serietà perché queste esercitazioni non devono servire a dire quanto siamo bravi, ma devono sottolineare soprattutto le cose che non sono andate e che dovranno essere oggetto di ulteriore approfondimento". "Un'altra questione che ci interessa moltissimo - ha concluso Gabrielli - è che alla fine dell'anno vorremmo arrivare con un documento di pianificazione nazionale. Al di là di quello che è lo sforzo che stanno compiendo la Regione Calabria e la Protezione civile calabrese, a noi interessa inserire quest'ultima nell'ambito del sistema nazionale".