Molte sono le persone che hanno bisogno di un aiuto e non possiamo sapere se un giorno ne avremo bisogno anche noi, nel peggiore dei casi vorremmo che qualcuno sia pronto ad aiutarci, ma se i Volontari disponibili sono pochi aiutiamo poche persone.
- TRASPORTI SANITARI con AMBULANZA d'emergenza ed ordinari, Soccorritori preparati e qualificati a prestare il "primo soccorso" e a salvare una VITA UMANA, occorre aver frequentato un corso di livello base o avanzato, non tutti sanno che per salvare una “vita” occorre conoscere le tecniche di Primo Soccorso, utili ed indispensabili ad ogni cittadino, nel caso di “PERSONA IN ARRESTO CARDIACO” (1 ogni 1000 abitanti in un anno, Montaione ha 3700 anime), o chi si trova  a fare il “soccorritore occasionale” inizia le manovre rianimatorie, non si tratta di atti Medico-Sanitari ma di semplici tecniche che si imparano con dei corsi, o le possibilità di salvare la vita a quella persona saranno pochissime in quanto mezzi di soccorso e soccorritori non possono “teletrasportarsi” sul posto. La Misericordia di Montaione sulla base di una suddivisione dell’operatività tra le Associazioni della ASL 11 effettua il Servizio di  Supporto all’Automedica “BRAVO 9” il Sabato dalle ore 8.00 alle ore 20.00, con soccorritori di livello avanzato abilitati all’utilizzo del Defibrillatore Semiautomatico Esterno.
- SERVIZI SOCIALI con AUTO, in un anno sono moltissime le persone che hanno bisogno di essere portate a fare una visita, una terapia, la dialisi .... occorrono tante persone disponibili, basta la buona volontà, la patente B e saper guidare l'auto;
- PROTEZIONE CIVILE gruppo specializzato in gestione delle comunicazioni radio in emergenza, in caso di calamità potrebbe esserci la necessità di "mettere in comunicazione" tante persone.
L’Associazione è fatta di persone che a volte possono far bene, a volte possono sbagliare, nelle scelte, nelle decisioni prese e nelle attività intraprese. Spesso non è sempre giusto ciò che pensa uno e sbagliato ciò che pensa un altro o viceversa. Il Mondo non è o bianco o nero e neppure grigio, ma pieno di colori.
Se riusciremo a trasmettere, partendo dai giovani ma soprattutto dai bambini e dalle scuole, una cultura "dell'altro" (inteso come fratello o sorella e non nemico da combattere), del rispetto tra le persone, del volontariato, della solidarietà, del primo soccorso, del senso dello Stato. Un senso civico di "appartenenza" ad una comunità (essere con gli altri nella vita di relazione e nel contesto sociale e valoriale) - "partecipazione" (essere responsabili del bene comune e nella vita sociale) - "identità" (essere consapevoli circa il sé e le proprie potenzialità), allora avremo fatto una "grande" Rivoluzione.

Alessio Gronchi