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A Prato la Vestizione di 45 Fratelli e Sorelle

A Prato la Vestizione di 45 Fratelli e Sorelle

Dicembre 12, 2011 - 13:40
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L'Arciconfraternita della Misericordia di Prato ha celebrato con solennità la festa dell'Immacolata Concezione, festa che ha avuto come momento centrale il rito della Vestizione di quarantacinque nuovi Fratelli e Sorelle durante la Messa solenne nella Cattedrale di Santo Stefano.
Il Vescovo diocesano monsignor Gastone Simoni aveva incontrato, in precedenza, nell'Oratorio di San Michele i nuovi Fratelli sottolineando l'importanza della Vestizione. "Una cerimonia, ha ricordato, che non ha soltanto un valore formale ma riunisce in se il simbolo della carità e dell'impegno sociale e sprituale  verso chi soffre e chi ha bisogno di aiuto. Ma l'impegno verso il prossimo e verso la Chiesa deve essere non sporadico ma quotidiano per rimettere quotidianamente in discussione la missione che Gesù ci ha affidato".
Dopo l'incontro con il Vescovo si è formata la processione che, guidata dalla Brigata dei Fratelli e delle Sorelle, ha raggiunto il Duomo. La Messa è stata celebrata dal correttore don Silvano Vannucchi e da don Francesco. Durante l'omelia don Vannucchi ha sottolineato come la festa dell'Immacolata sia, per la Misericordia di Prato, anche la festa della speranza: speranza in un futuro migliore che deve nascere dall'impegno di ciascuno nei confronti del prossimo e della Chiesa, rifiutando un'esistenza fuori dalla grazia di Dio. Ma il rapporto con Dio, ha sottolineato, non deve essere solo fatto di parole, ma deve concretizzarsi nei fatti e nelle missioni di solitarietà e carità verso il prossimo, nello stile del Pellegrino. Don Vannucchi ha ricordato infine il significato della gratuità nei gesti e nelle opere di misericordia che non devono staccarsi dalla quotidianeità.
A questo punto il Proposto Luigi Biancalani ha elencato i nomi dei nuovi Fratelli e Sorelle che hanno preso parte al rito della Vestizione con i loro rispettivi padrini e madrine: una cerimonia che si è svolta in modo semplice ma in un clima di grande commozione, quando i nuovi confratelli hanno indossato la Cappa, la Buffa e il Sanrocchino. Al termine del rito religioso è stato reso omaggio al Sacro Cingolo con la deposizione nella Cappella nella Cattedrale, come è tradizione, di un omaggio floreale. La Brigata dei Fratelli e delle Sorelle, quindi, ha fatto ritorno in processione all'Oratorio di San Michele.
La giornata è proseguita, quindi, nella sede dell'Arcionfraternita di via Galcianese con la premiazione da parte del Proposto Luigi Biancalani, del Governatore Maria Petrà e del Provveditore Enrico Benelli dei Fratelli e delle Sorelle che hanno prestato servizio di carità durante l'anno: un riconoscimento formale, ma importante, a testimonianza di un impegno sempre più crescente da parte dei 50mila iscritti e degli oltre duemila volontari che animano le 26 sezioni dell'Arciconfraternita della Misericordia di Prato. Tema che il Proposto Biancalani ha ripreso al termine del convivio al quale hanno preso parte trecento persone e che è stato curato interamente dai volontari.
Biancalani ha ribadito la soddisfazione per il crescente impegno da parte, non solo dei Fratelli più giovani, ma anche di chi quotidianamente si impegna nel sostegno dei più bisognosi e di chi, ammalato, ha bisogno anche di una sola parola di conforto e di affetto. Maria Petrà, infine, ha ricordato il filo di solidarietà che unisce la Misericordia di Prato con Misericordia Japan, fondata grazie all'impegno di un pratese. E proprio una sua rappresentante è stata ospite alla celebrazione della festa dell'Immacolata. Un'ospite importante a suggellare il significato di grande famiglia, riunita nel segno della carità e dell'aiuto al prossimo, nello spirito più puro che dal 1588 si rinnova negli anni.