Reggio Calabria, l'on. Nucera chiede la revoca del Bando dell’ASP5 sul SUEM 118
Riceviamo e pubblichiamo il testo della lettera con la quale l'on. Nucera chiede la revoca del Bando dell’ASP5 sul SUEM 118:
Ho sempre grande rispetto personale per la dr.ssa Rosanna Squallacioti, Direttore Generale dell’ASP n.5 di Reggio Calabria. Per questo sono lontano dal pensare che dietro ai ripetuti bandi per l’affidamento triennale del servizio di supporto alla struttura di urgenza ed emergenza “SUEM 118” ci siano calcoli elettoralistici o retro pensieri di altra natura.
Tuttavia appare più che mai incomprensibile l’ostinata determinazione “degli esperti” a voler confezionare un disciplinare di gara per l’affidamento triennale del servizio di supporto emergenza “SUEM 118” che sembra ricamato “per i soliti noti”.
Non c’è ambito, se non quello della sanità, in cui il volontariato è in grado di esprimere il livello e la portata della sua presenza. Non solo come supporto agli apparati burocratici, spesso carenti e insufficienti nei segmenti “più esterni” e più prossimi al cittadino, ma anche per quel Dna naturale che il volontario esprime nell’assistere gli ammalati e nell’affrontare le loro sofferenze fisiche e personali. Eppure gli esperti dell’ASP 5, mortificando e annullando questo patrimonio di solidarietà che è l’orgoglio più grande della Calabria, cancellano con una spugna imbevuta nell’aceto questa preziosa opera di supporto, di supplenza e di solidarietà che i tanti volontari della provincia di Reggio Calabria hanno quasi sempre gratuitamente offerto, e fanno largo al profitto, al tornaconto, allo sperpero, attraverso un bando che mortifica tanti, e che certamente non privilegia nessuno.
Mentre in tutte le regioni d’Italia, anche fra le meno virtuose, e nelle altre ASP della Calabria, il coinvolgimento del volontariato, attraverso le storiche organizzazioni di del territorio rappresentano il fulcro centrale delle urgenze ed emergenze del SUEM 118, solo l’ASP di Reggio, in assoluta controtendenza con le restanti aziende sanitarie della Regione Calabria, pone in essere un bando che offre la chiara visione di una cultura approssimativa e decisamente esclusivista rispetto all’esigenza di coinvolgimento di categorie associative che in altre realtà provinciali rappresentano e sono il perno dell’urgenza, emergenza sanitaria.
Vorremmo capire quale filosofia ispira i contenuti di questo bando premesso che la Dirigenza Aziendale si è sempre rifiutata di confrontarsi con il volontariato, ai diversi livelli di rappresentatività, ed ancora di più quale prestigio e professionalità negli anni hanno dimostrato di avere acquisito questi “soloni” delle privatizzazioni selvagge tanto da escludere radicalmente qualsiasi coinvolgimento di nobili e pie istituzioni che hanno rappresentato e rappresentano l’orgoglio della solidarietà e sussidiarietà dei Calabresi.
Nella lettura del bando non colgono elementi di potenziale miglioramento del servizio; di un risparmio effettivo delle spese fino ad oggi sostenute; di una garanzia sulla professionalità del personale che andrà a gestirlo; di miglioramento dei mezzi: nella qualità, nel numero, e sulla loro manutenzione; di una migliore risposta per soddisfare il servizio nel territorio.
Sono sviste?
Si rileva, invece, solo un indiscriminato aumento delle spese che senza dubbio potrà fare comodo ad alcuni ma certo non alla sanità provinciale ed ai suoi utenti.
Caro Direttore, revochi il bando, si sieda al tavolo con tecnici di settore specializzati, coinvolga il volontariato di settore nelle sue massime espressioni regionali, rifaccia bene i calcoli dei fabbisogni della provincia e mandi a casa coloro i quali, “novelli ispiratori” della gestione dei beni pubblici, la stanno, invece, giornalmente accompagnando per mano verso il fallimento della sanità nella nostra provincia.
Reggio Calabria 21 Aprile 2012
gn Il Segretario Questore
del Consiglio regionale
On. Giovanni Nucera