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San Giorgio: la Misericordia festeggia i 25 anni di attività

San Giorgio: la Misericordia festeggia i 25 anni di attività

Ottobre 26, 2010 - 16:14
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Festa del Volontariato domenica 10 ottobre a San Giorgio di Nogaro: sono passati infatti 25 anni dall’assemblea nella quale un gruppo di giovani del luogo, riunitisi in comitato promotore, decise di dar vita ad un ”sodalizio di volontariato per lo svolgimento di opere di umana fraternità in ogni settore di intervento e di soccorso… senza fini di lucro e con esclusivo carattere di beneficenza”, come recita lo Statuto, e di aggregarsi, a tal fine, alle Confraternite della Misericordia d’Italia.
Cinque lustri forse non sempre facili, non solo per le difficoltà economiche che troppo spesso accompagnano le opere di volontariato, ma anche per la costante preoccupazione di servire meglio la popolazione, per arricchire sempre di più il territorio diffondendo lo spirito di servizio che caratterizza il sodalizio.
Il nostro, spiega il presidente Lorenzo Mattiussi, è un volontariato che, affondando le radici nel clima spirituale e penitenziale del Medio Evo (è nato in Toscana nel 1244 ad opera di san Pietro Martire), nasce dal desiderio di dare risposte ai tanti bisogni delle persone sofferenti, ma anche dalla necessità, per il cristiano, di manifestare e rafforzare con le opere la propria fede sull’esempio del Buon Samaritano, e rifacendosi all’insegnamento di Gesù “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Il motto della nostra associazione “Iddio te ne renda merito” rende bene l’atteggiamento col quale il nostro volontario compie la sua missione, in forma anonima, gratuita e senza aspettarsi riconoscenza alcuna (lo Statuto prevede che il volontario al più può ricevere in cambio un bicchiere d’acqua!), ma al contrario con spirito di gratitudine verso il bisognoso perché con la sua sofferenza gli ha dato l’opportunità di compiere opere di carità cristiana. E’ dunque un modo di fare volontariato non sempre facile, aggiunge Mattiussi, che esige di avvicinarsi al sofferente per comprenderne le necessità rispettando sempre e comunque la sua dignità, e che si traduce, nel nostro operare, nel considerare il trasporto dei malati solo uno strumento per stare vicino alle persone in difficoltà: il nostro vero obiettivo è infatti quello di fornire un servizio completo alle persone, trasportarle, ma anche accompagnarle, star loro vicino sia fisicamente che moralmente e non lasciarle mai sole, servirle in tutte le necessità, anche burocratiche, talvolta sostituendo i familiari che non possono essere presenti. Siamo orgogliosi delle radici cristiane del nostro sodalizio, che peraltro non impediscono, nel rispetto dello spirito originario, l’accesso a nessuno, e ci sforziamo di salvaguardarle come il nostro valore più prezioso; ed è proprio per diffondere questo nostro spirito di servizio che abbiamo accettato l’invito fattoci dalla Banca di Credito Cooperativo della Bassa Friulana di aprire due anni fa una nostra succursale a Flambro di Talmassons, fuori dal nostro tradizionale territorio di operatività: l’apertura della nuova sede l’abbiamo vissuta nel segno della promozione del nostro concetto di volontariato, che consideriamo sempre più attuale.
L’attività che l’associazione svolge spazia dai trasporti sanitari a quelli sociali (i trasporti fino a Km 150, per il privato, sono a libera offerta, proprio per rispondere alle esigenze dei più bisognosi), all’assistenza sportiva, a corsi di Primo soccorso alla popolazione, all’apertura di un ambulatorio per autodiagnostica, ad essere parte del comitato “Welfare per la gente di mare”, alla collaborazione con la Protezione Civile ed altre associazioni di volontariato, a interventi umanitari a sostegno delle popolazioni colpite da guerre, come in Serbia e Kosovo, o da calamità naturali, come nelle alluvioni in Piemonte e nei terremoti in Umbria e Molise.
Un volontariato, dunque, che deve essere sorretto da forti motivazioni personali perché particolarmente impegnativo e coinvolgente dal punto di vista umano, e che pertanto non attira facilmente i giovani. Ma anche i numeri che Mattiussi presenta, non senza un pizzico di orgoglio (una bella sede a Villanova e una filiale a Flambro, 35 soci attivi che dispongono di due autoambulanze e sei pulmini attrezzati, e un corpo sociale di oltre 350 soci sostenitori), parlano di un’associazione oltremodo vivace, ben radicata nel territorio e che può permettersi di guardare al futuro con ottimismo.
Domenica, per festeggiare il traguardo raggiunto, durante la Santa Messa, che è stata celebrata da mons. Carlino nella chiesa di Villanova, sono state benedette le nuove divise e consegnate ai volontari che non avevano ancora fatto la cerimonia della vestizione. Accanto alla comunità ed alle autorità sangiorgine, erano presenti anche tutte le Misericordie del Triveneto, Venezia, Cormons, Longarone, Torlano di Nimis e la rappresentante di Zona Sig.ra Maria Teresa Bet.